Jar of Flies, 26 anni di magia per l’EP degli Alice in Chains
26 Gennaio 2020 Condividi

Jar of Flies, 26 anni di magia per l’EP degli Alice in Chains

Compie 26 anni il terzo EP degli Alice in Chains, quello che forse li consegnò definitivamente al grande pubblico: Jar of Flies. Di fatto è stato il primo EP della storia a ritrovarsi in testa alla classifica Billboard 200.

Una registrazione unica nel suo genere, ben distante dal sound duro a cui avevano abituato i fan. Pur non essendo il primo lavoro semi-acustico del quartetto di Seattle (ricordate “Sap”?) “Jar of flies” ne allarga la tavolozza di colori. La strategia artistica è scrivere e incidere velocemente, nel giro di pochi giorni, in modo se possibile spontaneo, trasformare i dischi nella testimonianza di un’urgenza e non di un calcolo.

A detta del chitarrista Jerry Cantrell, venne scritto “in poco più di una settimana di alcool e solitudine”. Venne registrato nella settimana tra il 7 ed il 14 settembre del 1993 al London Bridge Studio di Seattle ed è considerato da molti come un piccolo capolavoro degli anni novanta, anche se il sound è molto distante da quello duro e aggressivo tipico delle altre produzioni della band di Seattle.

Tre dei sette brani sono stati estratti come singoli: No Excuses, un tributo di Jerry Cantrell alla sua complicata ma fraterna amicizia con il cantante Layne Staley, la suggestiva I Stay Away e Don’t Follow. Altri brani sono comunque diventati dei classici, come Rotten Apple, ma soprattutto Nutshell, una delle canzoni più amate dai fan degli Alice in Chains.

di Fabio Iuliano – fonte: TheWalkofFame