Rivogliamo L’Aquila e non L.A.Q.U.I.L.A.
(tratto da Abruzzo24ore.tv / Filippo Tronca) “Città policentrica o città compatta è questo il momento della scelta”, è il convegno organizzato dall’A.R.A. l’Associazione per la Ricostruzione di Aquila. Presenti il Vice-Presidente del consiglio Regionale Abruzzo Giorgio De Matteis, il consigliere regionale Luca
Facoltà di esistere
di Fabio Iuliano Professori e studenti della facoltà di Lettere e filosofia si riuniscono in un sit-in di protesta davanti la sede del carcere minorile dell’Aquila in via Acquasanta. Obiettivo della manifestazione, che si aprirà mezz’ora prima al parcheggio del
di Goffredo Palmerini L’Aquila – C’era orgoglio, coraggio e dignità civica sui volti degli aquilani giunti dalle tendopoli, dai borghi e dagli alberghi della costa abruzzese dove hanno precario alloggio per manifestare nella loro città la ferma intenzione di voler
Presidio di “Libera” per la legalità
L’AQUILA. Dalle macerie del terremoto nasce – per iniziativa dell’associazione contro le mafie «Libera», fondata da don Luigi Ciotti – un osservatorio per la legalità sulla fase della ricostruzione. Una rete locale che lavorerà in sinergia con la struttura nazionale
Baglioni all’Aquila, musica e speranza
«È una vecchia canzone, ma sono contento di ricantarla insieme a voi in segno di speranza». E così, Claudio Baglioni ha imbracciato la chitarra componendo con la mano sinistra l’accordo di re per suonare “Strada facendo” insieme a tutta la
Porta a Casa
Tornerei alla festa di Noemi, giornali esteri telecomandati, nessuno ha fame, in Abruzzo mi amano, la Lega non mi sorpasserà e io non mollo. Silvio Berlusconi in affanno va da Vespa e si difende, mentre i giudici lo indagano per
CASE E SFOLLATI? BASTA DARE I NUMERI
“Sarebbe il caso di smettere di dare i numeri”. Lo ha affermato il vice presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, Giorgio De Matteis, nel corso del dibattito in assemblea regionale sul terremoto riferendosi alle dichiarazioni del capo della Protezione Civile, Guido
L’AQUILA. Le aree abitabili, la paura dei residenti di rientrare a casa, la necessità di puntellare il centro storico: anche se il terremoto del 1915 investi principalmente la città di Avezzano, il capoluogo d’Abruzzo si trovò a fare i conti