10 Giugno 2009 Condividi

Facoltà di esistere

di Fabio Iuliano

 Professori e studenti della facoltà di Lettere e filosofia si riuniscono in un sit-in di protesta davanti la sede del carcere minorile dell’Aquila in via Acquasanta. Obiettivo della manifestazione, che si aprirà mezz’ora prima al parcheggio del cimitero, la necessità di chiedere agli enti locali la possibilità di utilizzare questa struttura come sede provvisoria per il prossimo anno accademico. «Ci sono stati enormi sforzi per il reperimento della sede provvisoria di Lettere dell’ateneo aquilano, ma tutti coronati da delusione finale». Ha detto il preside Giannino Di Tommaso in occasione dell’ultimo consiglio di facoltà. Una seduta che ha approvato una mozione per spingere le amministrazioni locali a trovare alla facoltà una collocazione immediata «Tutti devono sapere», accusano da Lettere, «che una localizzazione provvisoria della Facoltà all’interno degli edifici disponibili gratuitamente a via Acquasanta, rappresenterebbe la soluzione ideale». I locali in questione sono all’interno dell’ex sezione detentiva dei minorenni, con la caserma agenti e gli ex locali di lavorazione.«A questi ambienti, giudicati idonei per lo svolgimento delle attività formative e scientifiche», si legge nella mozione, «viene invece destinata a ospitare uffici e attività che potranno godere di forti appoggi politici ma non sono neanche lontanamente paragonabili, quanto alla funzione che svolgono, al ruolo di una facoltà universitaria. La mancata individuazione tempestiva della sede», si legge ancora, «comporta l’inevitabile disorientamento dei 2.500 iscritti, con tutte le conseguenze che ciò implica: mancate nuove iscrizioni e richieste di trasferimento». Un pericolo che va ben oltre gli aspetti logistici. «Qui rischiamo la sopravvivenza stessa della facoltà», commenta la professoressa di letteratura inglese, Jeanne Clegg, «abbiamo sperimentato varie strade ma nessuna di queste è risultata percorribile. Dobbiamo trovare una soluzione in fretta». Nelle ultime settimane, era allo studio un possibile trasferimento nel polo industriale di Bazzano. Ma problemi interni relativi alla situazione patrimoniale di una delle aziende dell’area hanno impedito l’insediamento della facoltà. Docenti e studenti sono pronti a proseguire la protesta nel pomeriggio, in occasione del consiglio comunale all’auditorium Carispaq, Strinella 88 .