Se ti muovi verso sud, e ti lasci le Tre Palme e il Tortuga alle spalle, entri nella “No man’s land” tra Pescara e Montesilvano, un avamposto metropolitano che ancora risente della speculazione edilizia degli anni ’70 e ’80. Nella
Occhi quasi da orientale e un nome d’arte che in lingua wolof significa “solo la pace” Benedetta Lucarelli, alias Djamrek, incarna forse meglio di altri la figura di “dj-personal trainer” introdotta dal Gym Club, il bar-ristorante all’interno del complesso sportivo
Il tango e la luna fra le macerie di Onna
La luna che guarda tra le macerie di Onna. Il viaggio nel tango di Astor Piazzolla sulla tastiera del bandoneón di Daniele Di Bonaventura con le note che rimbalzano sulla facciata di San Pietro Apostolo recentemente riportata alla luce dopo
Il re del bandoneon riaccende il cuore di Onna
Grande musica, libri, politica, momenti di riflessione e di svago. Sarà questo, ma non solo, la kermesse di tre giorni (da venerdì 4 a domenica 6 agosto 2017) organizzata a Onna, nel centro storico, dalle associazioni Onna Onlus, Pro loco
T-shirt dal disegno psichedelico e barba da hipster, uno come Diego non ce lo vedi proprio a dare spiegazioni sui vari tipi di genziana realizzati nel territorio. Eppure, malgrado i modi di fare di chi sembra trovarsi per caso dietro
Suoni e colori tra le rovine di Peltuinum
I suoni del tramonto e i colori della notte. Cultura, incontri e convivialità in uno scenario naturale e unico. Da domani a domenica torna la magia del Peltuinum Theater Fest, che si terrà nell’area archeologica di Prata d’Ansidonia. Il festival,
Il tuffo all’indietro del “Flashback Friday” con suoni e colori che appartengono a giorni spensierati di una città che godeva a pieno del suo centro storico, prima che il terremoto spazzasse via tutto. Così via Roio è tornata a rivivere
Y.a.w.p. gigs, summer sessions
Due chitarre, un basso, una voce e una batteria per un mix di suoni alternativi. Un progetto, un esperimento, nato qualche mese fa nell’hinterland – nella zona commerciale ovest – a due passi dal capoluogo. Dalla poesia arriva l’ispirazione del
Non ce la vedi, la bella Simona in gonna di velluto e fazzolettone a cantare “insieme abbiam marciato un dì per strade non battute”. E invece, la specialità di “scout canterina”, è stato il primo dei suoi tanti riconoscimenti musicali
Le lacrime di Black, sulle battute finali. Quel “Come back” sussurrato dedicato al suo amico Chris Cornell. Quelle due lettere SG che ora stanno per San Giovanni, il patrono di Firenze, ora per Stone Gossard, ora per i Sound Garden.