Napoli, il mare infinito
Non posso sopportare questo paese, semi-barbaro e semi-africano, dove sono isolato da tutti. Ogni affare di una spilla porta a un’eternità di tempi ed è difficile muoversi, e viverci, senza crepare di noia. I napoletani sono tutti lazzaroni e pulcinelli,
Pino Quartullo e il canto d’Infinito
“E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l’eterno …” Anche la voce dell’uomo che grida il proprio dolore diventa dolce melodia se vibra nel sacro spazio
La scommessa era bella impegnativa: scegliere uno come Giacomo Leopardi come testimonial della gioia di essere al mondo, quella luce dell’esistenza che ha cercato nelle storie di “La vita che si ama” (Einaudi), l’ultimo volume che, circa due anni fa,