Gonzales, sangue latino e armonie jazz
2 Novembre 2024 Condividi

Gonzales, sangue latino e armonie jazz

Il sangue latino sulle evoluzioni armoniche del jazz, in un mix che lo ha portato per due volte alla candidatura ai Grammy Awards. Lunedì 21 novembre (ore 21.30), il Castello Orsini di Avezzano ospiterà il concerto del pianista jazz Benito Gonzalez. Una serata organizzata dall’associazione culturale “Blue Note” sotto la direzione artistica del maestro Franco Finucci nell’ambito di Marsi’n Jazz. Nato in una famiglia di musicisti venezuelani folk e jazz, Gonzales ha sempre valorizzato le sue origini. Nel suo stile combina la lunga tradizione del jazz americano con ritmi provenienti da tutto il mondo. Il suo tocco al pianoforte, sia che suoni ballate o pezzi swing, lo rende riconoscibile.

È stato insignito di un Emerging Artist Grant nel 2003 dalla Dc Commission of the Arts & Humanities a Washington,  una forma di sostegno economico simile a una borsa di studio, destinata ad artisti emergenti. Viene offerta da enti culturali con l’obiettivo di sostenere gli artisti nelle fasi iniziali della loro carriera. Due anni più tardi ha vinto la Great America Jazz Piano Competition.  Nel 2010, Gonzales è stato anche inserito nella lista dei migliori nuovi artisti secondo la Jazz Times – Critic Pool e, nel 2018, è stato in residenza artistica al Conservatorio di Pescara. È tra i docenti della facoltà di pianoforte al New Jersey Performing Arts Center e alla New School for Jazz and Contemporary Music. Ha tenuto masterclass in vari atenei e Conservatori in tutto il mondo, tra cui l’Accademia Sibelius, il Conservatorio di Bratislava e l’Università di Kiev.

Nel corso della sua carriera, Gonzalez si è esibito o ha registrato con nomi importanti del jazz come Bobby Hutcherson, Dave Liebman, Gary Bartz, Curtis Fuller, Al Foster, Lenny White, Billy Hart, Ignacio Berroa, Buster Williams, Rene McLean, Steve Turre, Delfeayo Marsalis, Hamiet Bluiett, Ron Blake, Antonio Sanchez, Mark Gross e T.K. Blu. Come solista ha registrato Starting Point (2004) e Circles (2010), Dream Rhapsody (2015) con la flautista/cantante slava Sisa Michalidesová, e un amorevole tributo a McCoy Tyner Passion Reverence Transcendence (2018). Ha lavorato con alcuni tra i più apprezzati artisti in attività e, in tour, si accompagna con i migliori musicisti di sezioni ritmiche della scena mondiale.  Ha fatto parte della band di Jackie McLean e poi si è unito al quartetto di Kenny Garrett per sette anni fino al 2013. Nel 2019 si è unito alla leggenda del sax Pharoah Sanders come suo pianista – direttore musicale.

di Fabio Iuliano – articolo uscito anche sul Centro