Uto Ughi e i Solisti Aquilani per i 30 anni del Parco del Gran Sasso
Trent’anni di tutela ambientale raccontati con le corde di un violino. Il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga festeggia il suo anniversario con due concerti speciali: protagonisti Uto Ughi e i Solisti Aquilani, in scena tra L’Aquila e Fano Adriano. Un omaggio in musica a un territorio che unisce cultura, paesaggio e identità.
L’iniziativa, promossa dall’Ente Parco, prevede due appuntamenti a ingresso gratuito: giovedì 18 settembre all’Auditorium del Parco dell’Aquila e venerdì 19 settembre nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Fano Adriano (Teramo), entrambi alle ore 18.
Alla conferenza stampa di presentazione, nella sede dei Solisti Aquilani, sono intervenuti: Tommaso Navarra (presidente del Parco), Elsa Olivieri (direttrice), Maurizio Cocciolito (direttore artistico dell’ensemble), Silvia Gauzolino (presidente), il vicesindaco dell’Aquila Raffaele Daniele, il sindaco di Fano Adriano Luigi Servi, la direttrice del MuNDA, Federica Zalabra, e il presidente del Cope Filippo Lucci.
“Attraverso le note”, ha spiegato Navarra, “vogliamo raccontare la biodiversità del Parco: lupo, orso, aquila reale, lontra, airone cenerino. Tutto questo trova nella musica classica una forma alta di espressione. L’Aquila e Fano Adriano sono due luoghi simbolici, uno per l’area del Gran Sasso, l’altro per i Monti della Laga”.
“È un onore suonare con Uto Ughi”, ha aggiunto Cocciolito, “Un’occasione unica per celebrare un territorio a cui siamo profondamente legati. Ringraziamo il presidente Navarra per aver reso possibile questa iniziativa che mette insieme musica, ambiente e comunità”.
Il programma include capolavori di Bach, Vivaldi, Kreisler e Mozart:
– Concerto in la minore BWV 1041 (Bach)
– Concerto in mi minore “Il favorito” (Vivaldi)
– Preludio e Allegro in mi minore nello stile di Pugnani (Kreisler)
– Eine kleine Nachtmusik (Mozart)

Ughi, considerato tra i più grandi violinisti della scena mondiale, suonerà due strumenti leggendari: il Guarneri del Gesù del 1744 e lo Stradivari Kreutzer del 1701, appartenuto al violinista a cui Beethoven dedicò l’omonima Sonata.
Attivi dal 1968, i Solisti Aquilani hanno portato la loro musica nei teatri più prestigiosi del mondo, dalla Carnegie Hall al Musikverein di Vienna, collaborando con artisti del calibro di Accardo, Sollima, Morricone, Ashkenazy, Rampal, Hewitt, Malkovich. Oggi sono orchestra in residenza della Società dei Concerti di Milano e si distinguono per l’impegno nella promozione della musica contemporanea e per progetti a forte valore sociale e culturale, come Una nuova stagione, manifesto in musica per la difesa dell’ambiente.
Articolo di Fabio Iuliano uscito su Centro, Ansa e L’Aquila Blog
