Fedra, Medea, Ifigenia protagoniste a Festiv’Alba
1 Aprile 2024 Condividi

Fedra, Medea, Ifigenia protagoniste a Festiv’Alba

Tre opere del teatro greco, Fedra, Medea e Ifigenia, saranno rappresentate quest’estate ad Alba Fucens per l’ottava edizione di Festiv’Alba. Una rassegna nella rassegna che vedrà la partecipazione di attori di spicco come Andrea Tidona, Enrica Pistolesi e Laura Lattuada. Proprio quest’ultima, giovedì 1° agosto, sarà la protagonista di Fedra di Ghiannis Ritsos, uno spettacolo in prima esecuzione nazionale. La regia è affidata ad Alessandro Machìa, con una produzione a cura della Compagnia Zerkalo di Roma.

Scritto in esilio e completato nel 1975, poco dopo la fine del regime dei Colonnelli, Fedra appartiene alla raccolta denominata Quarta Dimensione ed è uno dei testi più riusciti del grande poeta greco Ghiannis Ritsos. Interpretato qui da una straordinaria Laura Lattuada, il testo riflette sul desiderio come oltranza e abisso, che confina con l’estasi, e sulla bellezza del corpo come luogo del mistero e del sacro.

Il 5 agosto sarà la volta di Medea, portata in scena dalla Compagnia Teatro Studio di Grosseto con la regia di Mario Fraschetti. Il testo è elaborato attraverso l’eredità di autori come Apollonio Rodio, Euripide, Seneca e soprattutto Christa Wolf. Medea, un nome che etimologicamente significa “colei che consiglia”, è una figura complessa che viene interpretata in una prospettiva più soggettiva e complessa grazie all’opera di Christa Wolf.

Ifigenia in Aulide di Euripide andrà in scena il 8 agosto, nella versione italiana di Fabrizio Sinisi. Tra gli interpreti, Tindona nel ruolo di Agamennone, Alessandra Fallucchi come Clitemnestra, Paolo Lorimer come Menelao e altri. Anche in questo caso la regia è affidata ad Alessandro Machìa. Ultima delle tragedie euripidee, rappresentata postuma nel 399 a.C., Ifigenia in Aulide è una tragedia ambigua che mette in scena un sacrificio e una morte apparenti, mentre gli dèi sembrano essere assenti e il tragico sembra sgretolarsi.

di Fabio Iuliano – articolo pubblicato anche sul Centro