Hai mai provato a scrivere il tuo nome con la mano sinistra? Se non sei mancino certo. È il punto di vista suggerito da Lele Borghi che ci mette in contatto con i ricordi di infanzia e con il bambino

“Superunknown”, dei Soundgarden, compie trent’anni, ma non è invecchiato di un giorno. A farlo siamo stati noi, esseri esteticamente e biologicamente imperfetti, legati a doppio filo al dio tempo e all’improcastinabile necessità di rallentare le lancette dell’orologio per godere del presente.