Kaminsky: la poesia e il tempo
19 Novembre 2022 Condividi

Kaminsky: la poesia e il tempo

«Il legame tra poesia e il tempo è eterno». Ospite d’onore della XXI edizione del Premio letterario internazionale L’Aquila Bper Banca intitolato a Laudomia Bonanni, il poeta ucraino Ilya Kaminsky non delude le aspettative. La sua opera Repubblica sorda (La Nave di Teseo) ha visto la luce prima del conflitto che dall’inverno scorso tiene il mondo con il fiato sospeso, ma le sue parole si sovrappongono alle ferite di questa crisi.

«Guerre e conflitti», spiega il poeta nato a Odessa ai giornalisti durante la conferenza stampa, «erano già stati presenti nella mia vita. Molto diverso dal rapporto con la realtà che ha il giornalista che realizza il reportage. Ho scelto la poesia perché è il genere che parla del passato, del presente e del futuro. In questo libro c’è la mia vita e riflette la mia condizione di profugo. Io sono cresciuto senza sentire con le orecchie», aggiunge alludendo al fatto di essere stato non udente fino all’adolescenza, «non avevo una lingua parlata, né russa né ucraina. La mia unica lingua era quella dei segni, che però si può usare tra due persone. Mentre il mondo all’esterno proponeva le immagini del linguaggio quotidiano, che sono metafore della lingua. Questo mio disagio è quello che mi ha dato la carica per scrivere, l’urgenza di esprimermi e di diventare un poeta, ma soprattutto capire chi sono io, perché le immagini sono internazionali. L’Aquila è una città che conosce la rinascita dopo la distruzione e questo mi fa sentire molto empatico con il sentimento di tutti i cittadini». Kaminsky è rifugiato politico negli Stati Uniti insieme alla sua famiglia. Nel 2019 è stato selezionato dalla BBC come «uno dei dodici artisti che hanno cambiato il mondo».

Presenti, alla conferenza stampa, nella sede Bper dell’Aquila in Corso Vittorio Emanuele II, anche il presidente della Giuria del Premio, Stefania Pezzopane, Giuseppe Marco Litta, responsabile Direzione territoriale Centro Est di Bper Banca e il sindaco Pierluigi Biondi. «È un momento rilevante per la città e per la Banca che supporta un Premio di grande rilevanza internazionale. Man mano che passano gli anni, il Premio è in grande crescita, lo dimostrano gli ospiti, ma soprattutto il numero di case editrici di grande qualità che partecipano», dichiara Litta. Sono i tre finalisti del concorso letterario per la sezione Poesia edita: Silvia Bre con Le campane (Giulio Einaudi Editore), Federico Federici con Profilo minore (Nino Aragno editore); Plinio Perilli con Museo dell’Uomo. Poesie e poemetti (Zona). La giuria tecnica ha assegnato anche un premio alla Carriera a Dante Marianacci per Bagliori planetari (Nino Aragno editore). Come spiega Giuliano Tomassi, segretario del Premio, «la partecipazione delle case editrici al Premio è stata numerosa e di grande qualità anche in questa edizione. Il numero di opere che partecipa al concorso conferma il crescente apprezzamento del Premio stesso da parte dei poeti e degli editori».

I finalisti della sezione Poesia degli studenti sono: Marta Desiati 3A e Sarah Rosati 3B liceo classico “Cotugno” dell’Aquila. Oggi la premiazione all’Auditorium del Parco alle 11, alla presenza dell’ospite d’onore, Kaminsky.

di Fabio Iuliano – fonte: il Centro