Sangue tra i bimbi dell’asilo, L’Aquila ancora ferita
18 Maggio 2022 Condividi

Sangue tra i bimbi dell’asilo, L’Aquila ancora ferita

Nel giro di pochi secondi il cuore di una comunità già segnata da profonde ferite torna a fermarsi in quello che doveva essere un pomeriggio come tanti alla scuola dell’Infanzia “Pile – Primo maggio”. E invece, per una tragica fatalità , sei bambini sono rimasti incastrati tra il motore dell’auto e la cancellata. Uno di loro, Tommaso, è morto subito dopo nel tragitto verso l’ospedale.

“Ho visto alcuni bambini sotto le ruote – spiega una maestra della scuola – questa immagine non la scorderò tanto facilmente”. Ma per il personale della scuola non c’è tempo per fermarsi a riflettere. Il loro lavoro di conforto nei confronti dei bambini e dei genitori accorsi deve essere tempestivo quanto quello dei soccorritori, affinché chi ha assistito alla scena non ne resti traumatizzato. Mentre parla, una barella con una bimba sfila tra la gente.

“Con alcuni bambini – sottolinea – abbiamo cercato di far finta che si sia trattato di un gioco, o quantomeno di minimizzare, spiegando che oggi i genitori sono venuti a riprenderli in anticipo”. Difficile, tuttavia, fingere anche con bambini così piccoli (dai 3 ai 5 anni). Una di loro, come spiega
la madre, riesce addirittura a ricostruire la dinamica con lucidità inattesa. “Mia figlia – racconta una madre – mi ha detto di essersi salvata perché in quel momento stava dentro la casetta del
giardino. “Proprio ieri avevano festeggiato il compleanno di uno degli amichetti. Tutti felici, tutti spensierati. Oggi, come ogni mattina, ho mandato la mia principessa a scuola. Una scuola meravigliosa, con delle maestre e delle collaboratrici pazzesche per quanto sono brave”.

Il video: la scena della tragedia

A lato della scena, seduto su una sediolina, un bambino un po’ più grande in maglietta e pantaloncini, 8 o 10 anni non di più . Le sue lacrime non si fermano, sembra non darsi pace. Secondo le testimonianze raccolte sul posto, si sarebbe trovato lui nella Passat al momento dello schianto. Sua madre lo avrebbe lasciato da solo in auto per andare a prendere il fratellino. In qualche modo, secondo le ipotesi, sarebbe riuscito a togliere il freno.

Sul posto, a coordinare le indagini, il procuratore Stefano Gallo e il dirigente scolastico Monia Lai. La notizia si sparge rapidamente in città e sui social, dove qualcuno scrive: “Asilo
significa ‘tempio in cui non c’è diritto di cattura. È sicurezza, è inviolabilità’ . È qualcosa di sacro. I nostri figli meritano scuole sicure”.

Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, dopo essere intervenuto sul posto, proclama il lutto cittadino, al termine di una giornata nella quale un papà parlerà di ‘girone dantesco’.

di Fabio Iuliano www.ansa.it