L’Aquila, sit-in dei musicisti per la fine del coprifuoco
Chitarre, percussioni, voci e strumenti in acustico per chiedere al Governo l’annullamento del coprifuoco.
Questa la scelta che arriva dai musicisti dell’Aquila che, in modo pacifico e nel rispetto delle regole, intendono chiedere ascolto. Lo faranno con un flash mob in programma in piazza Duomo venerdì prossimo, 30 aprile alle 17,00.
“Un’iniziativa – spiegano gli organizzatori- a sostegno della musica dal vivo ma anche delle attività in difficoltà”.
“La nostra è un’iniziativa pittoresca e pacifica con cui vogliamo ribadire che se c’è davvero la volontà di far ripartire tutti i settori economici, il coprifuoco non è certo la strada giusta da intraprendere” spiega Diego del Vecchio, uno degli organizzatori dell’iniziativa.
“Non è questione di 22 o 23 e neanche di 24. Il coprifuoco oggi è una misura che penalizza le attività, ormai in ginocchio da più di un anno, e non solo ristoratori ma anche gli operatori dello spettacolo, del turismo. Naturalmente – prosegue – noi tutti confidiamo anche nel buon senso di gestori dei locali e dei fruitori per il rispetto delle più elementari norme anti contagio. E auspichiamo che ci siano controlli che possano fare da deterrente contro comportamenti sbagliati”.
“Il coprifuoco ha origine nel Medioevo quando veniva imposto di spegnere le fiamme nelle case per prevenire gli incendi. Mille anni dopo, per prevenire l’incendio del virus, non è stato inventato niente di diverso” commenta il giornalista Fabio Iuliano, nell’aderire all’appello lanciato sul web. “Non comprendiamo la volontà di mantenere questo coprifuoco, che ha poco di scientifico, e quantomeno non è stata rivendicata dal comitato tecnico scientifico. Quindi – prosegue – chiediamo quale sia la regione di mantenerlo in giornate che si allungano. Per andare incontro anche a molte attività, come quelle di ristorazione, bisogna fare scelte diverse, e come musicisti o semplicemente come appassionati di musica, vogliamo dare il nostro contributo perché siano compiute”.
Gli organizzatori tengono a sottolineare di non essere assolutamente negazionisti del Covid, e neanche no-mask. Pertanto assicurano che verrà evitato qualsiasi possibile assembramento, invitano tutti a mantenere il rispetto delle distanze e raccomandano l’uso della mascherina.