Cinema, arte, jazz, il Teatro Zeta leva le ancore
Si riparte dal teatro, perché l’emozione di calcare un palcoscenico non la trattieni con un paio di monologhi in streaming. Si riparte dalla musica, grazie a collaborazioni di prestigio come quella col jazzista Fabrizio Bosso. Si riparte dal cinema, con festival e proiezioni nell’arco dell’anno. Si riparte dall’arte contemporanea, con un foyer pronto ad aprire al pubblico domani (ore 18) per la prima volta in una serata evento all’Aquila in cui verrà presentata la nuova stagione e si farà luce sui lavori di ammodernamento della sala teatrale e cinematografica e sulla costruzione del nuovo padiglione. L’appuntamento è al Parco delle Arti di via Rodolfo Volpe, in località Monticchio, dove negli anni è sorto un vero e proprio polo culturale anche a servizio di laboratori e spettacoli per bambini.
«Torniamo a lavorare, torniamo a respirare»: Manuele Morgese, che ha fondato lo spazio culturale TeatroZeta e ne cura la direzione artistica, nasconde a fatica l’entusiasmo. «Dopo il drammatico periodo che ha segnato molti teatri, cinema e luoghi d’arte, nonostante la difficile situazione, ancora in corso, a causa della epidemia da Covid-19», spiega, «il Cinema Teatro Zeta da ottobre, sarà ancora più grande e confortevole per offrire ai cittadini aquilani un nuovo spazio per la cultura e per nuove proposte in campo multidisciplinare, accanto ad una programmazione di alto livello di teatro e di film di qualità».
Venerdì, alle 20.30, la struttura ospiterà il recupero della tappa aquilana del Banff Film Festival, rassegna itinerante che incrocia produzioni di avventura, esplorazione e sport outdoor. Da domenica a martedì, in doppia replica (18-20.30) verrà proiettato “Una notte al Louvre. Leonardo Da Vinci”, documentario che racconta il genio attraverso la sua retrospettiva a Parigi. «Siamo orgogliosi di rappresentare questa realtà, una delle poche riconosciute dal Mibac sia per la sezione audiovisivi, sia per la sezione spettacoli», prosegue Morgese. Presto ci sarà un open day per presentare tutta l’attività formativa che lascia i laboratori di via Savini per riempire il cinema teatro di Monticchio, vero avamposto culturale della periferia Est. Ora però l’attenzione è concentrata sull’appuntamento di domani, per cui occorre prenotarsi all’indirizzo organizzazione@teatrozeta.it o telefonando allo 086267335 o 3297488830. Gli interventi, istituzionali e non, saranno intervallati dalle esecuzioni di Fabrizio Bosso – reduce dalla maratona Jazz italiano per le Terre del sisma – e della sua ensemble.
Morgese, come mai ha scelto la partecipazione del trombettista Bosso?
Abbiamo collaborato lo scorso anno in occasione della Giornata della memoria con “Cronache dalla Shoah – Filastrocche della nera luce”, uno spettacolo che è stato ospitato anche dalla sede dell’Istituto italiano di cultura a Parigi. Bosso ha suonato insieme a Julian Oliver Mazzariello al pianoforte in un appuntamento che ha fatto parte della stagione promossa dalla Società concertistica Barattelli. I nostri percorsi torneranno a riunirsi nell’arco di questa stagione grazie a una serie di iniziative in grado di valorizzare il talento di alcuni musicisti emergenti.
Una delle tendenze recenti vede i teatri aprire al percorso creativo dei musicisti, come ampliamento dell’offerta stagionale. anche voi state dunque seguendo questa linea?
Sì ma non si tratta di un’adesione estemporanea alla moda del momento, ma di un orientamento ben preciso di questa struttura, una delle poche per acustica e capienza adatte anche alle grandi orchestre. La Sinfonica Abruzzese ha registrato da noi. Quest’anno, con i nuovi spazi apriamo anche all’arte contemporanea: il foyer ospita le opere di artisti di questa terra come Carlo Mangolini, Riccardo Chiodi, Francesco Pietropaoli, ma anche di mio padre Antonio Morgese, pittore e scultore.
Qualche anticipazione sulla prossima stagione?
Il 15 novembre tornerà “Papaveri e papere”, il doppio appuntamento del weekend per bambini, mentre la stagione ordinaria partirà tre giorni prima. Ci saranno alcune nostre produzioni come “Apolidia”, spettacolo di riflessione sulla mafia a partire dalle figure di Falcone e Borsellino. Ospiteremo un inedito spettacolo drammatico di Alessandro Benvenuti. Siamo pronti a collaborare con Nove Teatro di Reggio Emilia. Tornerò in scena a Tor Bella Monaca con Il “Caso Dorian Gray”.