Talenti femminili aprono la quinta maratona jazz
Entra nel vivo stasera l’edizione 2019 di Jazz italiano per le terre del sisma, con la due giorni all’Aquila che conclude una settimana di concerti e iniziative nelle aree colpite dal terremoto.
Una messa accompagnata dal concerto organistico di Claudio Astronio, nella basilica delle Anime Sante in piazza Duomo, apre il sipario su una kermesse con oltre 40 appuntamenti nel week end, quasi 200 musicisti coinvolti e 18 palchi allestiti solo nel capoluogo. Tanti i nomi di rilievo anche in questa edizione già a partire dal concerto serale, sul palco di piazza Duomo alle 21, un omaggio tutto al femminile. La prima a salire Ornella Vanoni, insieme a Roberto Cipelli (pianoforte), Loris Leo Lari (contrabbasso) e Stefano Pisetta (batteria). Nella stessa serata, condotta dall’attrice Lella Costa, sono previste anche le esibizioni di Karima, Nicky Nicolai e Cristina Zavalloni.
Domani arriva “Back to Bach” (il riferimento è al maestro Johann Sebastian Bach), progetto sperimentale tra jazz e musica classica di Paolo Fresu con Daniele Di Bonaventura (bandoneon, pianoforte) e con l’ensemble I virtuosi italiani alle 13.30 all’interno della basilica di Collemaggio. La manifestazione, che vedrà anche la consegna di riconoscimenti alla carriera a Enrico Rava e Adriano Mazzoleni, si concluderà sempre in piazza Duomo, alle 19.30, con un concerto di Fabio Concato, accompagnato dalla band del pianista abruzzese Paolo Di Sabatino.
È comunque significativa la presenza femminile quest’anno: segnaliamo anche il concerto di Maria Pia De Vito e l’omaggio a Abbey Lincoln, a cura di Ada Montellanico e Giovanni Falzone. Tra le voci della prima serata, si diceva, c’è quella di Nicky Nicolai, accompagnata dal marito Stefano Di Battista e dal suo sax quartet con Andrea Rea (pianoforte), Dario Rosciglione (contrabbasso), Luigi Del Prete (batteria). Una coppia dentro e fuori le scene: lei, voce dal forte timbro lirico, lui sassofonista di fama internazionale. In tanti, ricordano l’ingresso al teatro Ariston per cantare “Che mistero è l’amore” a Sanremo. La proposta artistica della Nicolai fa leva su concerto raffinato, accattivante, dalle atmosfere vagamente retrò e cinematografiche, in cui la cantante romana riesce a trovare la perfetta unione tra la canzone italiana e il jazz. «Per noi è una grande emozione esibirci per L’Aquila», racconta Nicky Nicolai, «tanto più che siamo entrambi legati a questa zona: i miei genitori sono nati nei pressi di Tagliacozzo e la famiglia di Stefano è originaria di un paesino della provincia di Rieti, ma al confine con l’Abruzzo e poi entrambi siamo passati per il Conservatorio Casella».
Quali canzoni porterete all’Aquila?
«Sicuramente alcuni brani omaggio alla canzone italiana. Penso ad Ancora, il pezzo interpretato da Eduardo De Crescenzo, ma poi divenuto la colonna sonora di Sottovoce, il programma di Marzullo. Poi, eseguiremo altre cover di splendide canzoni come Se stasera sono qui di Luigi Tenco. Porterò sul palco anche i brani del mio repertorio, come Che mistero è l’amore, con cui abbiamo vinto la sezione Gruppi a Sanremo».
Condividere con suo marito un progetto artistico comporta delle responsabilità non da poco, specie quando c’è da fare i conti con tante date da mettere insieme. come riuscite a trovare un equilibrio?
«Non è facile, anche se tra noi le cose hanno sempre funzionato. La situazione si è complicata un po’ dopo l’arrrivo di Flora, nostra figlia. Ci siamo piano piano resi conto che la bambina avvertiva il distacco ogni volta che ci veniva richiesto di restare a lungo lontani da casa per concerti. Piuttosto complicato organizzarci per permettere alla piccola di seguirci. Così ho dovuto fare la scelta di ridurre il numero dei concerti e degli impegni discografici. In ogni caso, abbiamo registrato delle date importanti come a Peschici o Cetraro, in Calabria e siamo attesi a Caserta. A strettissimo giro, abbiamo anche in ballo una serata con Erri De Luca a Roma».
L’ultima sua partecipazione a Sanremo arriva nel 2009 con il brano Più sole, scritto in collaborazione con Jovanotti. c’è grande attesa in vista del Jova beach party, il prossimo 7 settembre. un concerto organizzato dopo numerose polemiche in merito all’impatto ambientale delle installazioni, tanto che da vasto si è arrivati a Montesilvano. Che idea si è fatta in merito alla querelle?
«Senza dubbio, è importante tutelare l’ambiente con la sua flora e fauna, ma anche gli artisti sono speci protette che spesso fanno i conti con tante, troppe regole. Io credo che Lorenzo non trascuri la giusta attenzione per i paesaggi che i suoi eventi valorizzano».
di Fabio Iuliano – fonte: il Centro