Da mille splendidi libri e non solo: recensione
2 Aprile 2018 Condividi

Da mille splendidi libri e non solo: recensione

Fabio Iuliano,giornalista e docente di lingue straniere, firma un nuovo e particolare romanzo datitolo Lithium 48, edito da Aurora.

Lithium come i sedativi somministrati in una clinica psichiatrica francese48 come le ore ripercorse da Simone, blogger e musicista ricoverato per un TSO in seguito a… non si sa, da qui i flash del protagonista in cerca di risposte.

Cosa è successo? Può la vita cambiare ed essere stravolta in 48 ore?

Siamo a Parigi, nel 2002 all’ombra di quella che è stata una delle tragedie più assurde; le Torri Gemelle sono crollate, sbriciolate dalla pazzia umana, l’orrore è negli occhi e nel cuore di tutti.

La coscienza collettiva è stravolta.

Simone è ossessionato dall’essere spiato dalle telecamere, particolare forse da ricollegare al suo lavoro, ma non solo; ha paura di quello che c’è intorno, dalla gente, dai colleghi, dagli amici che possono guidarlo a interpretare un copione; dà l’idea di un moderno The Truman show, il film diretto da Peter Weir e interpretato da un genialeJim Carrey, forse uno tra i miglior film dell’attore comico, in cui il protagonista non sa di essere al centro di un Reality Show, a uso e consumo di un pubblico che lo segue sin dalla nascita:


È tutto reale… è tutto vero… non c’è niente di inventato… niente di quello che vedi nello show è finto… è semplicemente controllato (The Truman show)

Ed è così che si sente Simone; controllato da mille occhi che lo seguono, ne osservano i movimenti e ne sentono gli stati d’animo.

Una storia di rock e follia, un buco nero nella memoria che cerca di riempire con le ultime 48 ore, 48 ore per dare un senso al no sense.

MaLithium è anche musica, la musica che ascolteremo leggendo questo breve e complicato viaggio nella mente di Simone, sulle note dei Nirvana, Pearl Jam, Litfiba, ma anche filastrocche e sigle di cartoni animati.

Un romanzo sconcertante e affascinante al contempo, Fabio si è ispirato a una storia realmente accaduta, da cui ha tratto non solo la trama, ma le sensazioni e le emozioni del protagonista, un eccellente prova di scrittura e di cuore.

Le tematiche affrontate sono forti, le affronta chirurgicamente, con un linguaggio che arriva dritto senza scorciatoie: il terrorismo, la morale, la spiritualità…

Tanti si riempiono la bocca con parole come coscienza, moralità, spiritualità. Mettendo tutto sullo stesso piano, come se la spiritualità fosse un insieme di regole da rispettare, come al gioco dell’oca.

Ma ci ricorda anche che viviamo in mondo interattivo, mediatico, virtuale; siamo alla mercè di internet, siamo controllati, seguiti bombardati da messaggi subliminali (anche se all’epoca dell’ambientazione internet era in fase esplorativa); oggi siamo effettivamente in un Truman show.


Niente sfugge all’occhio liquido delle telecamere”…

Mi sento controllato, sotto pressione. Anche per questo non riesco a essere sereno nel lavoro. Cosa sa realmente di me? Quali particolari, che ora mi sfuggono, riesce invece a mettere a fuoco?

Il consiglio di oggi è Lithium 48 e potete leggerlo ascoltando …

Ma soprattutto ricordate…

The only difference between me and a madman is that I’m not mad – Salvador Dalì

Fabio Iuliano: Giornalista, docente di lingue straniere, tra le collaborazioni l’agenzia Ansa e il Centro (testata ex gruppo L’Espresso-Finegil Editoriale).In passato ha lavorato a Parigi e Milano con Eurosport e Canal +. Come blogger, oltre ad aver seguito vari eventi sportivi internazionali, dalle Universiadi (in Europa e in Asia) alla Race Across America  – la folle corsa ciclistica da un capo all’altro degli Stati Uniti – ha condotto alcune inchieste sull’immigrazione con reportage in Italia, Romania e Marocco. Nel 2007 ha vinto il premio giornalistico Polidoro. Nel 2016 ha firmato “New York, Andalusia del Cemento – il viaggio di Federico García Lorca dalla terra del flamenco alle strade del jazz” (Aurora edizioni).

articolo di Loredana Cilento. Fonte: Mille splendidi libri e non solo