Il giardino di Gezi: Nadeia e le sue fotografie fatte di parole
24 Novembre 2017 Condividi

Il giardino di Gezi: Nadeia e le sue fotografie fatte di parole

Torna all’Aquila, la città dove ha studiato da fuori sede, la giornalista Nadeia De Gasperis, che sabato 2 dicembre presenterà al Polarville il suo nuovo libro: “Il giardino di Gezi e altri racconti” (Aurora edizioni). Un affresco fatto di attimi, una vita fatta di percezioni. Nadeia dona al lettore le sensazioni di una vita in movimento, di un perenne stato di osservazione. Sono fotografie, quelle di Nadeia, fotografie fatte di parole, immagini fatte di voci. Il libro, con i suoi diversi racconti forma un tessuto fatto di relazioni di vita vissuta trattando tematiche diverse che vanno dai sentimenti al sociale, all’impegno politico e lo fa con stile colto e raffinato. La sua è una riflessione sulla vita e sulla realtà, attraverso la descrizione di cose antiche in un modo nuovo, con sentire empatico.

La stessa autrice ha affermato di aver scritto il libro per se stessa. “Per smorzare l’empatia del dolore” riguardo i diversi argomenti trattati. Il titolo del libro è stato scelto in ricordo degli avvenimenti di protesta repressi con un eccessivo uso della forza avvenuti in Turchia nel 2013, dopo l’annuncio del governo di governo di voler tagliare gli alberi del Gezi Park per far posto a un centro commerciale. Gezi, che nel nome evoca una pioggia di fiori rosa ciliegio, nel racconto è rappresentato simbolicamenteo con panchina testimone di tenerezza, dita intrecciate ai capelli corvini che confondono perfino i fili d’erba del prato che inondano.

1507689173Il volume, reduce dalla fortunata anteprima al festival della Microeditoria di Chiari (Brescia), si articola in tre parti. La prima è una rassegna di aneddoti, frutto dell’osservazione diretta dei luoghi frequentati nella quotidianità. I protagonisti sono soprattutto persone vissute ai margini della città, del Paese, del mondo. Storie di migrazioni e di resistenze. Ora con ironia, ora con durezza, ho cercato di descrivere le situazioni che incrocio sulla mia strada, in senso letterale e in senso lato, ogni giorno, sulla scorta delle mie emozioni e del mio substrato culturale e sociale. Vicende del quotidiano, di cronaca, e di eventi che stanno marcando la storia di questo secolo. La seconda parte, in continuità con la prima, è una raccolta di racconti che rievocano aneddoti dell’infanzia/adolescenza, con una chiave di lettura che è la scorta delle impressioni maturate nella prima parte.

imageDopo aver frequentato il liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Sora, Nadeia De Gasperis si è iscritta alla facoltà di Scienze Ambientali nell’Università degli studi dell’Aquila, lavorando anche come borsista nella biblioteca della facoltà. Dopo gli studi, ha collaborato come docente nel campo della formazione destinata ai professionisti.

Dal 2009 ha iniziato la collaborazione con il progetto fotografico Rearviewmirror, un magazine di reportage documentaristico edito da Postcart, dove è impegnata nella stesura dei testi e nella cura dell’archivio. Dal 2014 collabora con Unoetre.it, giornale online di politica, società, cultura.