In Calabria, a scuola sui terreni confiscati
A scuola di legalità. È iniziato nei giorni scorsi un percorso didattico, organizzato dall’istituto Vico di Sulmona, che accompagnerà i ragazzi del secondo anno (indirizzo motorio) alla scoperta delle principali problematiche legate alla criminalità organizzata. Un percorso che culminerà con un’esperienza di alcuni giorni all’interno di un campo scuola in Calabria, allestito dalla cooperativa sociale “Terre Joniche” utilizzando proprietà terriere e immobiliari confiscate alla ‘ndrangheta. I campi scuola sui beni confiscati rappresentano una nuova opportunità educativa capace di coniugare la dimensione del servizio di volontariato con l’acquisizione di nuove competenze.
Da anni Libera, l’associazione fondata da don Luigi Ciotti, organizza campi di volontariato sui beni sequestrati alle mafie. Uno degli aspetti principali è la capacità di integrare l’aspetto di servizio a sostegno delle associazioni e delle cooperative con la necessità di approfondire tramite seminari di formazione e riflessione la fisionomia stessa delle organizzazioni criminali. Nell’arco della cinque giorni a Isola di Capo Rizzuto, nella provincia di Crotone, i ragazzi svolgeranno fattivamente del lavoro manuale: una delle attività principali è quella di realizzare interventi di manutenzione nel parco della Cepa, una porzione di terreni confiscati che è stata destinata poi alla fruizione pubblica. Nello specifico l’impegno ricadrà nella manutenzione dell’orto sociale, nella sistemazione del giardino botanico e del vivaio; così come negli allestimenti delle aree didattiche del parco. Nel periodo autunnale si svolgono invece attività agricole vere e proprie con la raccolta delle olive e con la gestione dei campi coltivati a finocchio. «I ragazzi faranno contemporaneamente incontri, scambi culturali, confronti con collaboratori di giustizia», spiega Loredana La Civita, docente di educazione motoria che accompagnerà gli studenti.
Venerdì e sabato della scorsa settimana, c’è stato un corso intensivo di otto ore in aula, con Gianni Esposito (cooperativa Macramè) e Federica Marinucci (Libera Sulmona). «Per la nostra scuola», commenta la dirigente Caterina Fantauzzi, «l’aspetto della legalità è di fondamentale importanza. Per questo siamo contenti di poter partecipare con una delle nostre classi a un’iniziativa di questo tipo».