Rec session: quando la musica crea spazi
Le chitarre dalle forme improponibili appoggiate sulle pareti dell’ingresso. I fumetti, dagli occhi malinconici di Valentina Rosselli al Lungo Addio di Dylan Dog a decorare l’ingresso dello studio. Mezza noce di cocco come posacenere e un tavolino basso coi comandi della Playstation. E poi il sofà. Perché più dei mixer e degli amplificatori dello studio di registrazione è l’assetto dell’anti-studio la parte che caratterizza lo spazio Rec. Non si viene qui solo per suonare, ma per stare insieme, fare amicizie. Perché è così che nascono nuove idee e nuovi progetti. È così che si formano gruppi.
Ed è così che, specie di inverno, si trova una valida alternativa alla prospettiva di trascorrere tutti i pomeriggi liberi dentro ai centri commerciali. Tutte queste ragioni hanno spinto Fabio Marchetti e Laura Ciambrone a realizzare una sala prove – studio di registrazione nei pressi della Caserma di Coppito. Una realtà costruita con un po’ di fantasia e tanto olio di gomito, pannello dopo pannello, installazione dopo installazione. Hai una canzone? Qui puoi suonarla. Hai un progetto? Qui trovi qualche musicista con cui condividerlo. Oppure, semplicemente, hai del tempo da perdere? Puoi passare ad ascoltare gli amici che suonano un pezzo all’infinito.Tutto questo e molto altro in una città che dopo il sisma ha bisogno di spazi da re-inventare. (fab.i.)