Note di Capodanno per iniziare il 2024
Decine di persone in coda all’Auditorium del Parco del Castello, che si è aperto con note armoniose e melodie avvolgenti dell’Orchestra da Camera Aquilana, la quale ieri ha celebrato la sua 12ª edizione del tradizionale Concerto di Capodanno. Un’esperienza musicale intrisa di tradizione e talento ha coinvolto il pubblico. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione musicale Athena nell’ambito del cartellone natalizio del Comune dell’Aquila, è stata diretta con maestria dal maestro Carmine Gaudieri.
L’atmosfera si è riempita di magia sin dal primo arrangiamento. La parte iniziale del concerto ha catapultato gli ascoltatori nel cuore della tradizione musicale italiana ed europea, con maestose esecuzioni di brani di Verdi e Bizet. Le corde dell’orchestra hanno trasportato il pubblico in un viaggio emozionante attraverso i capolavori dei grandi compositori. Nella seconda parte, l’atmosfera è diventata leggera e vivace con i valzer e le polke più famose di J. Strauss. La scaletta ha riservato spazio all’immancabile “Danubio Blu”, che ha incantato gli spettatori con la sua bellezza senza tempo, seguito dalla tradizionale marcia di Radetzky, che ha chiuso la performance con un trionfante crescendo.
Ma la giornata musicale non si è conclusa qui. Nel pomeriggio, l’Orchestra da Camera Aquilana ha replicato la sua magia all’Auditorium dell’Associazione Nazionale Alpini di Barisciano. Un’opportunità per coloro che non hanno potuto partecipare alla mattina di immergersi nelle suggestive armonie dell’orchestra. L’Orchestra da Camera Aquilana, nata nel 1995, è il risultato di una visione ambiziosa del direttore artistico Carmine Gaudieri, che ha riunito i migliori talenti diplomati e laureati nei conservatori abruzzesi. Specializzata nel repertorio barocco, l’orchestra occasionalmente ha arricchito le sue esibizioni con la presenza di strumenti a fiato, e ha spaziato persino nel repertorio lirico vocale del 700-800. Il suo curriculum vanta concerti in Abruzzo, Lazio e in tutto il Paese, così come in importanti spazi concertistici all’estero.