16 Luglio 2023

Una chiacchierata con JC dei Danko Jones

Si avvicina la data di pubblicazione dell’undicesimo album dei Danko Jones, il trio garage rock formato a Toronto nel 1996. Animati da uno spirito punk rock fai-da-te e ispirati da del buono, grandioso e grottesco rock elettrificato, hanno costantemente costruito una colossale fanbase internazionale anche grazie alle tante date live che li vedono coinvolti.

Il 15 settembre sarà la volta di “Electric Sound” (Afm – Records) che segna in qualche modo uno scatto ulteriore rispetto a quanto fatto negli ultimi anni. Dal blues spigoloso di “Born a Lion” del 2002 e dal folle power-pop del suo seguito “We Sweat Blood” (2003), fino alla perfezione di “Below The Belt” del 2010, l’abilità della band nel colpire il punto debole del rock non ha mai vacillato. Più di recente, la band ha visibilmente cambiato marcia. Da quando il frontman Danko e il bassista John Calabrese (JC) si sono uniti al batterista Rich Knox, il fuoco creativo della band è in qualche modo divampato.

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Una successione fortunata di album – “Fire Music”, “Wild Cat”, “A Rock Supreme”, “Power Trio” – ha portato a tournée ancora più incalzanti e a offrire un servizio senza fronzoli alla causa del rock. Ora “Electric sound” che si mette alle spalle i disagi relativa alle restrizioni legate alla pandemia. “Non lavorare per due anni è stato come se le rock band in tour fossero state messe in naftalina”, ricorda Danko, il frontman che dà il nome al gruppo.

“Ma credo che questo ci abbia spinto a impegnarci di più. Siamo comunque riusciti a registrare e pubblicare un album durante la pandemia (proprio ‘Power Trio’, 2021). Siamo andati in tournée non appena ci è stato permesso. Ora che ‘Electric Sounds’ sta per essere pubblicato, sembra che non abbiamo perso un colpo. Durante la pandemia ci siamo allontanati l’uno dall’altro. JC vive in Finlandia e Rich a Prince Edward Island. Quindi il processo compositivo della band è cambiato: prima buttavamo giù le idee nella nostra sala prove, giorno dopo giorno, ma ora si tratta più di mandare file avanti e indietro. Tuttavia, l’estate scorsa, mentre eravamo in tournée, siamo riusciti a elaborare alcune idee in una sala prove di Berlino per qualche giorno. Da quelle jam sono nate le basi per cinque canzoni…”. Da allora, cinque canzoni sono state ampliate per arrivare a undici nuovi brani dei Danko Jones, ed “Electric Sounds” promette di avere immediatamente il suono e la sensazione di un classico.

LA CHIACCHIERATA CON JC

Abbiamo parlato degli sviluppi di questo lavoro in una chiacchierata con Calabrese, un nome che è tutto un programma visto che John è originario di un paese dell’area di Cosenza. La sua è una storia fortunata di emigrazione oltre oceano, con un bel sogno da coronare. Uno scambio di battute che parte dall’evoluzione nel sound negli ultimi anni. “Veniamo dal garage rock degli anni Novanta”, spiega, “abbiamo cercato il nostro sound disco dopo disco, pur restando fedeli la linea originaria. Io curo gli arrangiamenti delle canzoni e ho lavorato per lungo tempo distanza, registrando anche le tracce di basso da casa”. “Electric Sounds” è stato prodotto da Eric Ratz e vede la partecipazione di Tyler Stewart (Barenaked Ladies), Damian Abraham (Fucked Up) e del chitarrista Daniel Dekay (Exciter).

Calabrese, l’album comincia con “Guess Who’s Back” che rappresenta un po’ un manifesto di intenzioni.
Sì è un pezzo che funziona come opener e ci ha convinti per il lancio del nuovo album. Nel registrarla abbiamo capito che bisognava partire da lì.

Poi subito “Good Time…”
Sono partito da una piccola idea di Danko in studio e ho sviluppato il pezzo dandogli una forma completamente diversa. Mi piace cosa ne è venuto fuori. Di fatto scriviamo di continuo, anche durante le settimane di tour in cui tutti e tre entriamo in contatto.

Suoni che arrivano dagli anni Novanta, quali sono i punti di riferimento?
Sicuramente band hardcore e garage come Girls Agaist Boys o Jon Spencer. Ma il panorama dell’alternative rock è lungo.

A proposito di tour, cosa vi aspetta in questo periodo estivo?
Questo è il momento dei grandi festival in Norvegia, in Olanda, Svezia Germania. A ottobre ci attendono alcune date in Canada, prima di un nuovo tour europeo che ci porterà anche a Milano, il 7 dicembre. Tornare in Italia è sempre bello, per il paesaggio, il cibo e l’accoglienza. Le ultime date sono previste nel Regno Unito, dal 12 al 16 dello stesso mese.