L’Aquila, tornano le cene solidale
Una conviviale con oltre cento partecipanti presso la Fraterna Tau dell’Aquila per rinverdire una tradizione andata un po’ perduta, quella delle cene di solidarietà, e stringere nuovi legami verso l’associazione che fornisce assistenza a chiunque si presenti alla sua porta.
Con questo scopo ieri sera, giovedì 29 settembre, tantissimi aquilani e non si sono ritrovati ai tavoli della Mensa di Celestino V, a pochi passi dalla chiesa di San Bernardino, in Piazza d’Armi, realizzata dopo il terremoto 2009 nel quartiere di San Sisto.
Ad accoglierli il coordinatore del Movimento Celestiniano Paolo “Pierino” Giorgi e il padre spirituale Quirino Salomone.
“Ricominciare dopo tanti disastri e sacrifici non è facile, ma andiamo avanti con tanta speranza nonostante tanto impegno che ci viene richiesto, in particolare dai migranti che letteralmente ogni giorno si presentano da noi bisognosi d’aiuto”, ha detto Giorgi.
“Se penso a quanti soldi occorrano per gestire questa struttura non so spiegarmi come facciamo, perché nessun ente ci dà nulla – ha poi precisato – Andiamo avanti con i giovani che ci assegna le prefettura, eppure siamo tra le poche associazioni che riescono a pagare qualche bolletta della luce ai poveri”.
Giorgi ha ricordato che “questa struttura è utilissima, ma il nostro cuore batte nella storica sede in centro, a via dei Giardini: lì siamo nati e lì vogliamo tornare, speriamo che la ricostruzione possa sbloccarsi”.
Infine un appello a chi volesse collaborare come volontario: “Le nostre porte sono sempre aperte, chiunque può venire e dare una mano”, ha concluso.
Padre Quirino ha evidenziato come “la mensa sia una manifestazione di devozione a Papa Celestino. Abbiamo perso il coraggio di incontrarci – ha aggiunto alludendo agli anni difficili di pandemia – Non ci prendiamo cura di nessuno e non crediamo che qualcuno possa prendersi cura di noi: la partecipazione a questa cena è rompere il ghiaccio dell’indifferenza, perché noi siamo esseri creati per la convivenza gioiosa”.
Uno sguardo anche alle difficili situazioni di molte famiglie legate alla disoccupazione e il caro-bollette: “Le difficoltà sono tante e ora abbiamo anche i pretesti di circostanze oggettivamente gravi – ha rimarcato il religioso – Nessuno vorrebbe apparire con la mano tesa, purtroppo la pena e le situazioni fanno abbassare lo sguardo. Comunque, non vi fate prendere mai dal pessimismo”.
Per vent’anni rettore della Basilica di Collemaggio, Salomone ha dedicato intensi studi alla figura del Papa della Perdonanza, compendiati in un volume di recente uscita, intitolato “Celestino della gente” (Edizioni Celestiniane) che può essere richiesto in basilica. “Sulla venuta di Papa Francesco all’ultima Perdonanza c’è bisogno di una riflessione storica seria e presto cominceremo”, ha promesso sul punto.
La serata è stata allietata dalla musica degli Yawp, gruppo composto da Fabio Iuliano, Danilo Ciccarella, Piero Pozzi e Stefano Millimaggi. Il menù a offerta libera servito dai volontari della Mensa ha previsto antipasti misti, minestra abruzzese, fettuccine al ragù bianco, agnello della casa e crepes ricotta e frutti di bosco.
In conclusione ai presenti è stato distribuito l’opuscolo informativo “Contropiede. Il coraggio di ripartire” relativo al docufilm omonimo realizzato da Fraterna Tau con United L’Aquila e Immagina Aps contenuto in una chiavetta di cui tutti i presenti sono stati omaggiati.
La promessa è quella di rivedersi prima di Natale per una cena solidale ancora più partecipata. Il Movimento può essere contattato al telefono 0862.319777 e alla email movimentocelestiniano@gmail.com.
Fonte: Abruzzoweb.it