Rockin’1000, due abruzzesi in concerto
L’abbraccio collettivo di oltre 50mila persone allo Stade de France che sabato, a tre anni di distanza, ha ritrovato Rockin’1000 – la rock band più grande al mondo. Un concerto di due ore che è stato occasione per lanciare messaggi di pace, rispetto e uguaglianza. A colpi di rullante, “power chords” e grancassa, “le uniche bombe che è lecito lanciare”.
Un’esperienza unica per 1.088 musicisti da 25 Paesi entrati in scena divisi per strumento: 166 bassisti, 216 batteristi, 359 chitarristi, 109 tastieristi e 238 cantati disposti sul campo che fra due settimane ospiterà la finale di Champions League. Tra loro anche due abruzzesi, il chitarrista Vincenzo De Sanctis e oltre al giornalista aquilano Fabio Iuliano, impegnato alle voci. Maestro di cerimonia il giornalista Philippe Manoeuvre, un’icona del rock in Francia.
A dirigere l’orchestra, Alex Deschamps. Proprio quest’ultimo ha passato il microfono a Fabio Zaffagnini, patron di Rockin’1000 sulle note di Won’t Get Fooled Again degli Who. “Siamo qui per suonare e abbracciarci. Non vedevamo l’ora dopo questo tempo difficile”, ha detto. Più o meno alla stessa ora, in contemporanea sugli schermi di tutta Europa, scorrevano le immagini di Give Peace a Chance registrata a Torino qualche settimana fa, proprio dai musicisti di Rockin’1000. Anche il palco di Parigi è stato occasione per un messaggio di pace. In scaletta anche Lithium dei Nirvana.
Fonte: Ansa/il Centro