Danza, musica, arte, il centro si illumina
L’invito di Renato Zero, nella serata inaugurale della 730esima Perdonanza Celestiniana, a “riprendere in mano le piazze, un po’ come sanno fare francesi”, deve essere stato preso un po’ troppo alla lettera da chi venerdì – per guadagnare un posto a sedere sul prato di Collemaggio – si è fatto strada a spintoni e insulti e parolacce. Complici alcune incongruenze nelle operazioni di controllo ai varchi di accesso, l’accesso all’area del Teatro del Perdono è stato vissuto come la partenza a una maratona in una improbabile caccia al settore più vicino al palco. In realtà, quella delle piazze è un po’ una vocazione dell’evento celestiniano che quest’anno, peraltro, ritrova anche piazza Duomo, già a partire da stasera nell’ambito del circuito dell’Aquila Suona, con quattro scuole di danza ad alternarsi sul palco che 24 ore più tardi accoglierà il concerto di Achille Lauro e Rose Villain.
GALA DELLA DANZA. Altre due scuole di danza si esibiranno alla Scalinata di San Bernardino dove ieri, accolto con gran calore dal pubblico, è andato in scena il Gala Internazionale “L’Aquila si veste di stelle” 2024. In scena étoile provenienti da alcune tra le più prestigiose compagnie di danza nel mondo, a partire dalla “madrina” ufficiale dell’evento aquilano, la splendida Eleonora Abbagnato che ha realizzato un omaggio alle donne e alla coreografia italiana. Due, in particolare le figure femminili interpretate: Giovanna d’Arco, in un assolo creato quest’anno per lei da Ermanno Sbezzo, sulle note dell’omonima canzone di Fabrizio De André; Carmen, in una visione sensuale, spavalda, sfrontata, selvaggia, ribelle. Nel cast anche Yana Salenko e Marian Walter; Maia Makhateli e il brasiliano Victor Caixeta; l’italiana Rachele Buriassi e il cubano Esnel Ramos; la cubana Marlen Fuerte Castro, in coppia con il brasiliano Yuri Marques, solista dello Scottish Ballet. Infine, l’italiano Francesco Costa, già solista del Teatro dell’Opera di Vienna, oggi freelance. In scena il racconto di sentimenti umani e le varie sfumature dell’amore attraverso la danza classica, alternando pas de deux virtuosistici, tratti dai capolavori del repertorio ballettistico dell’Ottocento e del Novecento (Cigno Nero, Talisman, Spartacus), a cammei coreografici firmati dai alcuni fra i più geniali coreografi contemporanei. In scaletta anche per il passo a due Rubies dal balletto Jewels, capolavoro coreografico firmato da George Balanchine.
L’AQUILA SUONA. Si diceva di piazza Duomo e, più in generale, della “vocazione di piazza” che Renato Zero indicava come invito alla partecipazione attiva alla vita sociale e politica. Quella partecipazione che il format di questa sera, L’Aquila Suona, tende a stimolare. Nove le postazioni del centro storico che si riempirà di spettacoli di musica, danza e arti di vario. Un format che ricorda un po’ “l’isola sonante” delle vecchie edizioni della Perdonanza, vie e piazze del centro storico saranno riempite di suoni, forme e colori. Si suona in piazza Chiarino, piazza Regina Margherita, a Santa Maria Paganica, in via Verdi, in piazza IX Martiri, in piazzetta Machilone, in piazza San Biagio con spettacoli in piazza Duomo e San Bernardino.
LA POLEMICA. Continua a far discutere la recente decisione del Comune dell’Aquila di patrocinare, nell’ambito della Perdonanza Celestiniana, l’incontro organizzato dall’associazione Avamposto Fontesecco che prevede come ospite Sergio Filacchioni, volontario della onlus Sol.Id. e responsabile nazionale di Blocco Studentesco, un’organizzazione giovanile legata a Casapound. Il titolo della conferenza, “La solidarietà internazionale nei contesti di guerra: il caso Sol.Id odv“, a prima vista, sembra far riferimento solamente ad un’occasione per discutere di iniziative umanitarie. Tuttavia, come nei giorni scorsi aveva denunciato il Partito Democratico aquilano l’iniziativa, dietro questa apparente facciata di solidarietà, nasconderebbe ombre di discriminazione e ideologie pericolose. A intervenire sulla vicenda è anche l’Anpi L’Aquila che con una nota esprime sconcerto e preoccupazione. “È imbarazzante e penosa”, si legge nella nota dell’Anpi, “la decisione del Comune dell’Aquila di inserire tra gli eventi della Perdonanza l’incontro con una associazione che – sotto una apparente solidarietà – promuove in giro per il mondo attività discriminatorie dal valore diametralmente opposto al messaggio celestiniano”.