Oceans, Incontri e amore nel flusso
Fonte: Girodivite.it In realtà la gente ha sempre circolato abbastanza in Europa. Nella pluralità dei suoi Stati e delle sue regioni, attraverso le strade, i fiumi, i mari, i cammini e i passi di montagna. Per i più diversi motivi. Naturalmente per commerciare, per guerreggiare, per dovere religioso ma anche solo per vedere cosa c’era altrove. Ci sono stati i clerici vagantes, gli studenti delle Università medievali tra dissacrazioni goliardiche e piccanti avventure, i picari (da cui un filone importante della letteratura europea), i giovani del “grand tour”. In questo modo le isole regionali, gli Stati lontani e sperduti, venivano a conoscenza di quello che accadeva altrove – e tutto questo diventava cunto, letteratura, usanze esotiche da trovare riprovevoli o da imitare. Avveniva anche tramite il viaggio la contaminazione, e la diffusione delle conoscenze.
C’è stato un momento recente in cui i ragazzi e le ragazze soprattutto della parte occidentale del continente europeo, hanno vissuto qualche decennio di reciproca contaminazione. Si è quasi formata una “community”. Un po’ erano i ragazzi e le ragazze dell’Erasmus, il progetto d’interscambio universitario europeo. Ma a fianco a esso e assieme a esso, c’era la gran voglia di una fascia giovanile della popolazione europea di prendere le proprie cose e partire all’avventura. On the road, come si diceva secondo la derivazione romantica (e solo poi nordamericana). E in questo mescolarsi, gli incontri. Le esperienze che poi rimanevano anche da adulti. E la lingua.
La lingua è una delle cose più interessanti nel romanzo di Fabio Iuliano. C’è molta musica e molto inglese. Entrambe disarticolano la lingua, la fanno viva, “giovane”, “moderna”. La lingua s’infila all’interno del racconto, lo conduce, lo solleva come un’onda. È il flusso, quello che porta in giro il protagonista del romanzo, Simone. Con tre fermate obbligate, i tre perni del racconto: Swansea, Roma, Lisbona. Simone è il deuteragonista, perché il vero centro della narrazione è un personaggio assente, la ragazza, che quando alla fine appare – circondata di un alone magico -, è destinata alla tragica morte. Morta per acqua, per mare – non si sa se una morte voluta e cercata o tragico incidente. Una magica Ofelia, destinata con la sua scomparsa a lasciare un’impronta indelebile e salvifica sul ragazzo. Romanzo debitamente di “formazione”, il flusso che regge questo racconto di Fabio Iuliano riesce a increspare l’onda, e salvare in questo mondo non solo Simone ma anche la qualità della sua scrittura.
Sinossi editoriale
“Capita di inserire il pilota automatico, di non lasciarsi coinvolgere più di tanto, quasi a voler anticipare mentalmente la rotta verso casa e skippare al tramonto successivo, come si fa con le canzoni nelle playlist di Spotify. A volte, però, l’algoritmo ti spara nelle orecchie qualcosa che non ti aspettavi e ti ricorda che non hai mai pagato l’abbonamento Premium e quindi non puoi decidere quale sarà il brano successivo. Non è sempre un male, se non sei tu ad ascoltare la musica ma è la musica ad ascoltare te”.
Oceans è un racconto che sa di saudade e serendipity, di sale dei mari del Nord. È la storia di Simone, della sua vita di blogger e musicista che scorre a passo lento, fino a quando un’onda lo strappa dal presente morbido in cui si è rifugiato. Swansea, Roma, Lisbona. Tre città e tre tempi, per illuminare con i riflettori lo spicchio di palco occupato da chi cerca di lasciarsi alle spalle le cicatrici di Parigi e il ricordo di quella notte.
L’autore
Fabio Iuliano è giornalista, docente di lingue, turista della musica e dello sport. Lucky loser. Tra le collaborazioni l’agenzia Ansa e il Centro (testata ex gruppo L’Espresso-Finegil Editoriale). In passato ha lavorato a Parigi e Milano con Eurosport e Canal+. Come blogger, oltre ad aver seguito vari eventi sportivi internazionali, dalle Universiadi (in Europa e in Asia) alla Race Across America – la folle corsa ciclistica da un capo all’altro degli Stati Uniti – ha condotto alcune inchieste sull’immigrazione con reportage in Italia, Romania e Marocco. Nel 2007 ha vinto il premio giornalistico Polidoro. Nel 2016 ha firmato New York, Andalusia del Cemento. Il viaggio di Federico García Lorca dalla terra del flamenco alle strade del jazz (Aurora edizioni), l’anno successivo Lithium 48, sempre per la stessa casa editrice. È direttore editoriale del magazine The Walk of Fame. Il suo sito è www.fabioiuliano.it.
Fabio Iuliano collabora con Girodivite.
Fonte: https://www.girodivite.it/Incontri-e-amore-nel-flusso.html