Perdonanza, sold out per i Negramaro
“E adesso, non c’è niente al mondo che possa somigliare in fondo a quello che eravamo, a quello che ora siamo, a quello che saremo un giorno…”.
Dai suoi canali social, Giuliano Sangiorgi non nasconde l’entusiasmo di un’estate scandita da poche ma significative tappe del n20 tour. E questo, malgrado le polemiche che hanno fatto seguito alla loro tappa casalinga all’aeroporto Fortunato Cesari di Galatina, per la prima volta sfondo di un concerto in grado di attirare 40mila persone, con tutti i problemi di logistica del caso. Difficoltà che lasciano intatte emozioni ed energie dal palco. Quelle stesse energie che la band pugliese è pronta a portare all’Aquila in uno dei concerti più attesi della 729esima Perdonanza celestiniana, con un parterre di 7mila persone, tra posti in piedi e seduti sul prato antistante la basilica di Collemaggio. Appuntamento domani alle 21.30.
“Non senti che tremo mentre canto, è il segno di un’estate che vorrei potesse non finire mai”, canta lo stesso Sangiorgi evocando un’estate che, di fiatto, non si ferma da venti anni. In avvio di concerto, è lecito aspettarsi un tris di canzoni mozzafiato da Fino all’imbrunire a La prima volta, per arrivare a Ti è mai successo. Non mancheranno hit come Meraviglioso, cover del conterraneo Modugno, Amore che torni, Solo3min (più o meno il tempo che è servito alla piattaforma online per andare in sold out).
Ci sarà anche Per uno come me, Nuvole e lenzuola, L’immenso, Sei, Attenta, fino a Diamanti e Contatto. Finale sulle note di Mentre tutto scorre e Parlami d’amore. Sul palco, Sangiorgi è supportato dalle chitarre di Emanuele Spedicato, dal basso di Ermanno Carlà e dalla batteria di Danilo Tasco, Andrea Mariano e Andrea De Rocco tra tastiere, pianoforti, campionatori e sintetizzatori. Fortemente attaccati al Salento, i Negramaro hanno voluto omaggiare con il proprio nome il vitigno della loro terra di origine, il Negroamaro.
Dopo l’album di debutto omonimo, i Negramaro si sono affermati nella scena musicale italiana con 000577 nel 2004. A seguire, i Negramaro hanno pubblicato gli album Mentre Tutto scorre (2005), La finestra (2007), Casa 69 (2010), La rivoluzione sta arrivando (2015), Amore che torni (2017) e Contatto (2020). Con la tournée estiva Amore che torni Stadi Tour 2018, i Negramaro hanno stabilito un grande record per la musica italiana: sono, infatti, l’unica band italiana ad aver realizzato 6 date negli stadi in un unico tour. Dopo il successo dell’Amore che torni Stadi Tour 2018, dove si sono esibiti di fronte a oltre 175.000 spettatori, i Negramaro hanno portato la tournée indoor nei principali palasport italiani.
Da Amore che torni sono stati estratti il brano omonimo, un inno di speranza e di amore universale, Per uno come me, una ballad sul desiderio di due naufraghi di salvarsi e invecchiare insieme e Cosa c’è dall’altra parte, dedicato al chitarrista della band Lele Spedicato, colpito da un’emorragia cerebrale con conseguente coma per 10 giorni, proprio nel 2018. L’album Contatto è il primo uscito dopo quell’episodio e segna una rinascita per il gruppo. Un progetto nato con l’ambizione di essere un concept sul cambiamento il cui simbolo è una farfalla, che incarna proprio l’evoluzione e il movimento che genera una trasformazione. Un animale evocato da quattro umanoidi, senza caratteristiche somatiche definite, che con le loro ombre compaiono sulla copertina.
di Fabio Iuliano – fonte: il Centro