Gli Extraliscio: altro che Sanremo, qui ci gasiamo
“Che ci abbiano invitati allo Sziget Festival di Budapest è clamoroso, altro che Sanremo! Prima però andremo a Castelbasso a gasarci quel tanto che serve per presentarci al meglio”. Da quando gli hanno comunicato che i suoi Extraliscio saranno nel cartellone della kermesse ungherese (la loro esibizione è prevista il 12 agosto), Mirco Mariani non sta nella pelle. Le ultime esibizioni con la band sono cariche di adrenalina anche in virtù delle aspettative riposte in quello ce è considerato tra i più grandi festival musicali europei. Anche per questo, l’appuntamento di domenica 30 luglio (ore 21.30) nel suggestivo borgo medievale di Castelbasso, con il palco allestito in Piazza Belvedere, si preannuncia interessante. Specie per un gruppo che ogni sera calibra la scaletta in funzione del contesto. Se si pensa poi che la 25esima edizione di Castelbasso Borgo della Cultura porta avanti una commistione sperimentale tra le arti il discorso si fa interessante. A Sanremo, comunque, Mariani deve la fama tra il pubblico mainstream, successo tutt’altro che cercato in maniera spasmodica. L’unica ricerca portata avanti, in realtà, è quella in ambito musicale tra esperimenti, commistioni, collaborazioni. Il risultato sono varie collaborazioni in film come Lei mi parla ancora di Pupi Avati e Nino Migliori. Viaggio intorno alla mia stanza di Elisabetta Sgarbi o canzoni che hanno consacrato gli Extraliscio come Bianca luce nera, La nave sul monte, Amarsi come una regina e Capelli Blu, queste ultime presenti nelle selezioni dal palco insieme a vari brani dell’ultimo album Romantic Robot (prodotto dall’etichetta Betty Wrong Edizioni musicali). Ogni concerto si propone come uno spettacolo irripetibile e prezioso per il pubblico, che è invitato a tenere il ritmo, cantare o farsi trascinare a occhi chiusi in un viaggio che incrocia tradizione e avanguardia. Sul palco con Mariani (pianoforte, synth, mellotron, chitarra noise, voce) Enrico Milli (tromba, flicorno, fisarmonica, mellotron, synth), Niccolò Scalabrin (contrabbasso, basso elettrico), Gaetano Alfonsi (batteria) e Mattia Dallara (elettronica e campionamenti) ai quali non di rado si aggiungono degli ospiti speciali che rendono ancora più imprevedibile ogni concerto. Gli Extraliscio sono prodotti da Elisabetta Sgarbi. Hanno suonato anche Parigi e a Vienna.
Mirco, state vivendo un’atra bella estate di concerti e collaborazioni
Noi degli Extraliscio ci sentiamo un bel gruppo a cui si aggiungono ogni volta che riescono musicisti come Peter Pichler o Mauro Ferrara. La nostra è una bella sinergia e questo credo che la gente lo capisce.
Tra i vostri punti di forza, la sperimentazione. Come nasce la vostra ricerca musicale?
Parliamo di un percorso che viene da lontano. Io ero poco più che adolescente, adoravo la musica ma non pensavo necessariamente di farne una professione. Suonavo in un’orchestra di liscio a Cesenatico nell’arco di un’intera estate. A fine estate, anziché in denaro, chiesi di venire pagato in strumenti musicali non più usati. Così mi riportai a casa un Hammond Leslie, una Farfisa e poco altro. La mia ricerca è partita da lì. Poi, ho allestito un laboratorio a Bologna riempiendolo di strumenti acustici.
Altro punto forte il liscio, altro genere che sapete combinare con molto, molto altro. Lei ha parlato di cesenatico, sa che questo week-end a cesena il supergruppo Rockin’1000 suonerà Romagna mia in favore delle aree alluvionate? Una versione che parte da Casadei e arriva ai Ramones
È questo il tipo di esperimenti che mi piacciono. Quello è sempre stato il nostro spirito che parte da un genere nobile e tutt’altro che facile da suonare come il liscio, genere ahimé svilito nelle balere, spesso inframezzato da balli di gruppo e musica commerciale.
In autunno sarete in teatro con uno spettacolo in allestimento Dal 26 settembre all’1 ottobre saremo al Teatro Menotti di Milano con Extralishow – Una storia punk ai confini della balera, il nuovo spettacolo teatrale, ideato da Elisabetta Sgarbi con cui abbiamo un rapporto bellissimo. Ci lancia degli input e poi ci lascia creare, senza inseguire le mode. Ci sarà anche il frontman dei Tre allegri ragazzi morti e grande fumettista Davide Toffolo che vedrete come non lo avete mai visto.
Senza maschera?
Beh no, non esageriamo.