Riforme, siglato protocollo per snellire burocrazia
4 Aprile 2023 Condividi

Riforme, siglato protocollo per snellire burocrazia

Un protocollo d’intenti tra il ministro per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e la Regione Abruzzo è stato siglato all’Aquila, a Palazzo Silone, sede della Giunta. Il documento è stato redatto al fine di individuare “linee di intervento volte alla semplificazione normativa a diretto beneficio del sistema dei cittadini e delle imprese”.

Il documento è stato redatto al fine di individuare “linee di intervento volte alla semplificazione normativa a diretto beneficio del sistema dei cittadini e delle imprese”.

“Il protocollo d’intesa che abbiamo firmato oggi con il presidente Marco Marsilio – ha detto il ministro – significa che la semplificazione normativa, anche per la ricostruzione, diventa un imperativo categorico per questa regione perché è tempo, ormai, di definire tutti quegli aspetti della ricostruzione rimasti incompiuti”.

“Il mio pensiero – ha aggiunto il ministro – va a 14 anni fa, a quella terribile notte con oltre trecento vittime, una città distrutta. Ma devo dire che il popolo abruzzese ha saputo reagire con forza a questa emergenza. La ricostruzione non è terminata ancora. Il lavoro che noi ci apprestiamo a fare, attraverso la semplificazione, è anche agevolare la ricostruzione stessa e dunque anche la ripresa economica di questa terra. Perché la burocrazia è una sorta di freno a mano, rispetto all’economia così come alla vita cittadina”.

“Io sto firmando protocolli di intesa con varie Regioni – ha aggiunto Alberti Casellati – per sentire, per ascoltare quelle che possono essere esigenze dei territori. Abbiamo costruito tavoli tecnici dove i nostri esperti delle Regioni e del Ministero andranno a individuare le priorità: da un lato una sorta di pulizia normativa delle leggi regionali, ma anche un intervento sulle leggi nazionali. La burocrazia – ha concluso il ministro – è un nemico: appena nasce un bambino, non facciamo in tempo a godere della nascita che ci sono 4 documenti da redigere in 3 uffici diversi. Per aprire un bar o qualsiasi tipo di attività occorrono circa 72 adempimenti in 26 uffici diversi Tutto questo è inaccettabile”.

Y3M – Ansa / il Centro