Rockin’1000 “e che te lo dico a fare…”
3 Marzo 2023 Condividi

Rockin’1000 “e che te lo dico a fare…”

“È quasi impossibile descrivere cosa si prova ad essere parte attiva di una produzione gigantesca, di quelle che riempiono stadi da 60mila persone: il sogno di ogni musicista”. Chitarrista, avvocato, guru del “Popoli Sound” – tra gli eventi sonori dell’entroterra pescarese – Vincenzo De Sanctis commenta così l’esperienza Rockin’1000, la più grande rock band al mondo, nata nel 2015 con un video virale che invitava i Foo Fighters a suonare in Italia.

Una realtà che ora si appresta a lanciare un tour nel mondo con concerti dove si esibiscono 1.000 musicisti simultaneamente. Al centro di quello che è stato presentato come lo “Humans World Tour”, la musica annulla confini e abbatte barriere geografiche, sociali e culturali portando sul palco – un campo da calcio – un uragano di note generato da persone arrivate da tutto il mondo.

Rockin’1000 esporta questa esperienza con un tour che coinvolge nuovi Paesi, come già fatto in Brasile, Francia, Germania e Italia. Si parte da Città del Messico il 22 aprile, tappa a Bogotà il 20 maggio, a Madrid il 3 giugno: nella “fan base” della superband circolano voci su possibili concerti in Usa, Inghilterra, Germania e forse in Australia. In scaletta brani imprescindibili come Learn To Fly (Foo Fighters), Enter Sandman (Metallica), Seven Nation Army (The White Stripe) cui se ne aggiungono altri in rotazione. Previsto anche un brano originale e un medley omaggio a Jimi Hendrix e Led Zeppelin.

“È una gioia ogni volta – dice De Sanctis, guida anche del progetto ‘Agua Calientes’ – dare un contributo alla creazione di un suono pazzesco che neanche le band più quotate sono in grado di fare. E poi mi piace poter condividere questa esperienza con altri abruzzesi come me, i cantanti Giuseppe De Matteis, Cristina Ferretti, Fabio Iuliano e Andrea Martinelli, il bassista Cristian Paganica, i batteristi Paolo Villa e Decio Telegrafo Chiarito, il sassofonista Vincenzo Salce. Tante le amicizie consolidate negli anni, a partire dai miei compagni di strumento Gianluca Diomedi e Pino Bitetti. Siamo una comunità che cresce sempre di più a livello internazionale, tanti volti di un’unica umanità”.

Fonte: Ansa.it / Il Centro