Nino Frassica a ruota libera tra non-sense e arrosticini
Nino Frassica con i Los Plaggers Band chiudono stasera (ore 21.20) la tre giorni del Festival nazionale di teatro comico che ha già visto in campo Andrea Fratellini e il duo comico Pino & gli anticorpi. La direzione artistica e la conduzione sono stati nuovamente affidati al giornalista Alex De Palo che ha innovato il festival a partire dall’edizione 2015 puntando sulla gratuità dell’iniziativa per il pubblico, sul trasferimento della manifestazione dalla piazzetta del Castello del centro storico alla più capiente piazza De Curtis, allestendo un set teatrale simile a un grande studio televisivo con maxischermi e regia mobile.
Frassica, dunque, stasera divide il palco con i Los Plaggers, band formata da sei formidabili musicisti; il nome Plaggers è una fusione tra Platters e “plagio”. Lo show è un originalissimo e coinvolgente viaggio musicale per oltre due ore di concerto-cabaret. Una grande festa, un’operazione di memoria musicale con un repertorio formato da oltre cento brani rivisti e corretti, in cui canzoni famosissime, pur mantenendo la propria identità, sono tagliate e ricucite alla maniera di Frassica. Verranno presentati brani come Cacao Meravigliao, Grazie dei Fiori bis o come Viva la mamma col pomodoro, ma anche Mamma mia dammi cento lire e sigle d’altri tempi come Portobello o le musichette della pubblicità; e ancora Voglio andare a vivere in campagna diventa Voglio andare a vivere con i cugini di campagna, e poi Siamo donne che si conclude con Donna a Surriento, Neri per sempre, Tuca tuca e altri.
Evidente l’omaggio a Renzo Arbore. «Ci lega grande affetto», ricorda Frassica, come se ce ne fosse bisogno, «e sicuramente stima reciproca. Quando possiamo ci sentiamo e tempo fa abbiamo celebrato in tv i trent’ anni di Indietro tutta».
È vero che lei chiamava Arbore all’inizio senza lasciare i suoi recapiti… per incuriosirlo?
Questa domanda non me l’hanno mai fatta!!!
Sono consapevole, ammetto. Però è così bello sentirla rispondere, ogni volta con un aneddoto diverso.
Da ragazzo ero Alto Gradimento radio dipendente, non a caso mi proposi ad Arbore. Ero consapevole del fatto che il mio stile era molto vicino al suo e a quello dei suoi amici e collaboratori, così fingendomi la mia segreteria telefonica che parlava con la sua, gli ho lasciato una serie di messaggi surreali in cui però non ho mai lasciato il mio numero per essere richiamato, tranne che nell’ultimo. Ad un certo punto mi richiamò, dicendomi: «se domani ti trovi a passare da Roma, vieni a trovarmi»…. L’indomani casualmente ero a Roma.
Cosa ha voluto dire lavorare per tutti questi anni accanto a Terence Hill?
Un grande, un mito! Abbiamo insieme condiviso il grandissimo successo della fiction Don Matteo, mi manca sul set ma comunque riusciamo a vederci e sentirci. E non è detto che…
Non è detto cosa? Altre novità su Don Matteo? Si parlava di sorprese legate al suo personaggio…
Ci saranno migliaia e migliaia di sorprese ma non posso parlare… ho la bocca cucita.
C’è qualcosa che la lega in qualche modo all’Abruzzo? Ricordi, aneddoti, spettacoli passati?
L’Abruzzo è la regione più bella d’Italia!!! Ieri a un giornale toscano, ho detto che la regione più bella è la Toscana…. È da tempo che non vengo nella vostra regione, ma ogni volta che torno lo faccio volentieri, oltre alle bellezze naturali non dimentico certo le “bellezze” legate al cibo, sono un grande mangiatore di arrosticini. Non vedo l’ora di salire sul palco a Sant’Omero con il Tour 2000-3000 insieme ai Los Plaggers, formidabili musicisti che mi accompagnano coinvolgendo direttamente il pubblico che verrà a trovarci. Sarà una festa!!!