Facchinetti: con i Pooh tante serate su strade impossibili
Il suo Symphony Tour toccherà tre volte l’Abruzzo, un’occasione per riproporre dal vivo grandi successi dei Pooh e alcuni brani dei suoi album da solista, tutti in versione sinfonica, così come arrangiati nel suo ultimo omonimo disco. Martedì a Roseto (ore 21.30), Roby Facchinetti suonerà allo stadio “Fonte dell’Olmo” per la prima delle tre serate di Emozioni in Musica, la settima edizione del festival pop dedicato agli anni ’80 e ‘90’, che mercoledì accoglierà Edoardo Bennato con il suo Peter Pan Rock ’n’ roll Tour. Finale il 4 agosto con il Manifesto Summer Tour 2022 di Loredana Bertè, artista senza tempo che ha segnato la storia della musica italiana. Facchinetti sale sul palco insieme alla Ritmico Sinfonica Young Orchestra: 40 musicisti dai 18 ai 25 anni, con 10 voci del Coro pop Art Voice Academy, diretti dal maestro Diego Basso. Un format live che lo condurrà anche al Festival internazionale di Tagliacozzo, giovedì 18 agosto, e a Castel di Sangro, sabato 27, qualche giorno più tardi, in piazza Plebiscito. «Tengo molto a questo tour», sottolinea Facchinetti, «se non altro perché sta dando la possibilità a molti giovani di mettersi in luce. Sono tutti diplomati e preparatissimi».
Anche lo scorso anno, in occasione dell’apertura della Perdonanza Celestiniana all’Aquila, si è trovato a cantare insieme a un’orchestra di giovani, diretta dal maestro Leonardo De Amicis.
Fu una bella esperienza, densa di significato anche per la location suggestiva, davanti alla basilica di Collemaggio. Per allievi e diplomati del Conservatorio è un bel segnale: si parla tanto dei giovani che non riescono a trovare una collocazione lavorativa e queste occasioni creano esperienza e opportunità.
Più in generale, che ricordi la legano all’Abruzzo?
Con i Pooh abbiamo suonato tantissime volte, anche in tempi in cui le vie di collegamento non erano le moderne superstrade…
Non è che i collegamenti siano migliorati di molto, in realtà…
Altroché. Un tempo spostarsi da Pescara, da Chieti, Teramo o L’Aquila verso l’entroterra rappresentava un vero viaggio. Io iniziavo a sentirmi male dal giorno prima. Eppure, poi, per strada venivi rapito da tutto questo verde, tutte queste bellezze naturali nascoste tra le montagne.
A proposito di montagne abruzzesi, qualche giorno fa la rassegna “Il Giardino Letterario” di San Pietro della Ienca ha ospitato la presentazione del volume del giornalista Andrea Pedrinelli “Il grande libro dei Pooh. La storia, le canzoni, le immagini”. Le è piaciuto?
Andrea è un grande professionista e cultore di alcuni generi musicali, oltre che un amico. Questo libro racchiude tanto della nostra carriera. Materiale prezioso per chi vuole conoscere la nostra storia e quello che per tanti fan rappresenta. Come mi è capitato di scrivere qualche giorno fa sui social, mai come prima di questo tour ho incontrato tante persone che hanno voluto testimoniarmi quanto i Pooh abbiano pesato nella loro vita. Quanta nostra musica, quanti nostri brani abbiano fatto parte integrante di amori e amicizie, gioie e dolori, esistenze intere. C’è chi si è sposato grazie ai Pooh, chi si è incontrato grazie ai Pooh, chi è addirittura guarito con i Pooh. Allo stesso modo, la scaletta del tour prova a rendere giustizia a questa lunga carriera, fatta di concerti e innovazione. Ad esempio, sono stato tra i primi a sperimentare sonorità con Minimoog e Polymoog in quella fase di apertura dagli anni Sessanta agli anni Ottanta. Ma ce la siamo rischiata: alcuni concerti avevano dei costi di produzione talmente alti che a malapena coprivamo le spese con i sold out.
di Fabio Iuliano – fonte: il Centro
Foto credit: Silvia Colombo