Le mie ali solide
Io credo che al gabbiano Jonathan Livingston non facesse più alcuna differenza se qualcuno, dalla costa, avesse interesse per le sue evoluzioni in aria. Era troppo concentrato a scegliere l’angolazione giusta, calibrare velocità e distanza. Valutare l’attrito, studiare forza e direzione del vento per cercare di volare più tempo e più a lungo possibile. “Il resto si fotta” avrebbe pensato. Paradossalmente, il rifiuto del resto dello stormo gli aveva consegnato un paio di ali ancora più solide. (Così domenica a Pescara, poco dopo l’alba).
#pensieridicorsa