De Amicis: «Un messaggio per la rinascita della città»
«Inutile fare paragoni: non esistono Perdonanze migliori o peggiori. Vedo il mio lavoro come un percorso in evoluzione, un cammino». Le casse acustiche sul palco allestito davanti alla Basilica di Collemaggio sembrano vibrare ancora, restituendo al pubblico della 727ª edizione dell’evento celestiniano il meglio della settimana di concerti e spettacoli. Ora un acuto di Roby Facchinetti, ora una strofa in dialetto napoletano di Gigi D’Alessio, ora una poesia di Simone Cristicchi, un sorriso di Orietta Berti, un arrangiamento per archi, una sequenza di Renato Zero, Riccardo Cocciante tra i protagonisti con Ermal Meta e Fabrizio Moro, senza dimenticare le canzoni di Max Pezzali o di Franco 126, gioia per i ragazzi di oggi e di quelli che lo erano negli anni ‘90. Suoni, colori e immagini che prima di arrivare sul palco erano appunti sulla scrivania di Leonardo De Amicis, direttore artistico della Perdonanza per il quarto anno. «Quando accettai l’incarico», ricorda, «ho chiesto un lasso di tempo di tre anni per rimodulare il progetto: una casa non la costruisci in tre giorni, ci vuole tempo per fare le fondamenta, per muoversi su base solida. Per questo, sono felice di considerare l’edizione 2021 come un evento inserito in un’autostrada in cui si può soltanto andare avanti».
TRASVERSALITÀ. Uno degli elementi di queste fondamenta De Amicis, fresco di conferma da parte di Amadeus anche per Sanremo 2022, lo chiama «trasversalità», ossia la ricerca di un insieme di linguaggi capaci di raggiungere quante più persone possibile. «Per questo», sottolinea, «ho voluto puntare su elementi particolari come la danza, facendo anche leva sulle eccellenze locali». Ne è venuto fuori un “Gran galà di étoiles” con Lorella Cuccarini alla conduzione, con il coordinamento di Ornella Cerroni. Non solo. La scelta di tirare in ballo il cantautore e rapper Franco 126 – già ospite del Pinewood negli anni passati – così come il sacerdote Youtuber don Alberto Ravagnani sono il tentativo di offrire spunti e alternative anche appannaggio dei teenager. Poco rock, per carità, anche se è un peccato sottovalutare il groove di Irene Grandi nella serata del 23. «Grazie alla disponibilità di tanti artisti», valuta De Amicis, «siamo riusciti a garantire uno spettacolo denso di contenuti. Volevamo celebrare la rinascita della città in un evento di “viaggio e di cuore” e ciascuno dei nostri ospiti ha veicolato questo messaggio attraverso la propria arte. Il viaggio come metafora di vita, il cuore al centro di tutto, come proiezione ideale verso lo star bene».
EVENTO DIFFUSO. Non sono mancate le riserve da parte di alcuni commercianti, pronti a richiedere eventi diffusi sia nello spazio, evitando cioè di concentrare tutto a Collemaggio, in piazza Duomo e San Bernardino, così come nel tempo. «Ho curato la direzione artistica anche dei Cantieri dell’Immaginario», afferma De Amicis, «e ho scelto di concentrare tutti gli eventi in una mappa ideale che comprende tutto il centro storico. Guardo a questa città con gli occhi di chi ci è cresciuto. Sono nato nel 1963 e mi sono formato qui. Sono d’accordo, invece, sulla necessità di diluire gli appuntamenti nell’arco di tutto l’anno, con eventi di avvicinamento. Il punto è che all’Aquila non esistono, al momento, strutture adatte per organizzare un grande concerto al chiuso nella stagione invernale». Un problema di logistica che prescinde da restrizioni Covid.
ASPETTANDO FRANCESCO. Il prossimo anno potrebbe arrivare Papa Francesco. «La sua visita sarebbe di un’importanza straordinaria», rimarca il direttore, «perché questo pontefice fa delle scelte che ispirano e che influenzano. Ma questo non provocherebbe necessariamente una rivoluzione nella produzione degli spettacoli. Mi è capitato di collaborare anche con Papa Wojtyla e Papa Ratzinger nell’allestimento di spettacoli musicali che li hanno visti presenti. Noi creiamo dei contenuti, dei messaggi veicolati attraverso l’arte. Penso, ad esempio, ai versi di Dante declinati da Simone Cristicchi, davanti a una facciata che il palco non ha mai coperto ma valorizzato. Ci tengo a sottolineare che non sono stati spesi 800mila euro per gli show. Quello è il budget complessivo, che comprende anche spese tecniche, di vitto e alloggio, per un evento che rientra nel patrimonio Unesco».
PRENOTAZIONI. Nota decisamente stonata la piattaforma Do It Yourself per le prenotazioni. «Le cose non hanno sempre funzionato», ammette De Amicis, «ma dietro l’impegno di assegnare i posti a sedere c’è il lavoro di un’amministrazione che si è confrontata con una sfida importante. Il crash iniziale è stato demotivante. Si troverà una soluzione migliore».
CONTROLLI. Sono stati oltre 1.500 i tamponi, somministrati dal 20 al 30 agosto gratuitamente ai cittadini sprovvisti di Green pass, per assistere agli appuntamenti della Perdonanza: mentre nel punto mobile in piazza Duomo, dove non era necessaria la prenotazione, sono stati fatti 294 vaccini dall’Asl. Nelle farmacie comunali di Pettino e Coppito su 1.031 persone sottoposte a test antigenico 4 sono risultate positive: 6 contagiati, invece, sono stati individuati grazie alla struttura della Croce Rossa in zona Castello.