Manuela Arcuri: così è cambiata la mia vita
«Miss Scuola a Latina mi ha cambiato la vita. Mi ha aperto le porte di quella che sarebbe stata la mia carriera, la mia vita. Per questo credo molto nei concorsi di bellezza e sono felice di essere qui». Manuela Arcuri è arrivata in città e stasera, alle 21, sarà sul palco dello Stadio del Mare di Pescara, come madrina e presidente di giuria di Mister Italia, il concorso promosso annualmente sotto l’egida di patron Claudio Marastoni. Negli anni trampolino di lancio per nomi del mondo dello spettacolo italiano tra cui Luca Onestini, Raffaello Balzo, Luciano Punzo, Paolo Crivellin. Accanto a lei, Leo Gassman, Federico Moccia (presidente del concorso Miss Gran Prix in programma sempre stasera sullo stesso palco), oltre a Beppe Convertini.
Anche quest’ultimo, nel 1993, vinse la fascia “il più bello d’Italia”. Conduttrice della finalissima, che chiude una settimana tutta abruzzese partita da Giulianova, Jo Squillo. Attrice, conduttrice ed ex modella, la Arcuri è nata ad Anagni, in provincia di Frosinone, l’8 gennaio 1977 ma è cresciuta a Latina, dove ha frequentato il liceo artistico. In seguito, si è diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica “Pietro Scharoff” di Roma.
Celebri le sue partecipazioni a film e serie tv come Carabinieri, Il peccato e la vergogna, L’onore e il rispetto, Il bello delle donne… alcuni anni dopo. Una presenza importante anche sul grande schermo, a partire da Diario di un vizio, L’ultimo concerto, I laureati e Viaggi di nozze, per arrivare a Giovanna la Pazza, La notte delle streghe, produzioni spagnole, oppure ai tanti film con Carlo Vanzina, da A spasso nel tempo a Non si ruba a casa dei ladri.
L’attrice e showgirl ha un legame solido con l’Abruzzo. Dal 2010 è fidanzata con l’imprenditore Giovanni Di Gianfrancesco originario di Luco dei Marsi. «Torno spesso nella Marsica», spiega, «ma sono innamorata di tanti luoghi di questa splendida regione, così variegata. Mi viene in mente Scanno, col lago a forma di cuore. Sarò in zona nel weekend di Ferragosto».
È stata chiamata a presiedere la giuria di un concorso di bellezza, ma dietro il numero di ciascun concorrente non c’è solo l’apparenza fisica ma anche una storia.
Assolutamente. Le interviste nelle varie fasi della serata finale possono fare la differenza, dando l’opportunità a ciascuno di questi concorrenti di fare emergere il proprio vissuto, la propria personalità. Qualcuno magari è bravo a giocarsi la fascia simpatia. È questo il bello di concorsi come Mister Italia oppure Miss Grand Prix.
Cosa si sente di dire a ciascuno di questi ragazzi, arrivati a Pescara da tutta Italia?
Di sfruttare al meglio questa opportunità, perché può rappresentare molto a prescindere dalla vittoria finale. La mia storia lo dimostra.
In cosa è impegnata al momento? La premessa è d’obbligo: stiamo vivendo in un periodo difficilissimo, in cui le opportunità di lavorare dietro una macchina da presa scarseggiano.
Eppure, complice il lockdown, il pubblico dei prodotti tv e streaming è aumentato molto…
È vero. Ma è vero anche che i contratti di assicurazione non coprono eventuali periodi di quarantena dovuti al Covid, nel caso che un attore, un’attrice o qualcuno della troupe risulti positivo. Questo fattore rappresenta un deterrente. Ad ogni modo, sono pronta a girare in una co-produzione Italia-Spagna dal titolo Uomini che uccidono le donne. Si lavora su un copione che, nonostante il titolo, fa emergere la forza dei personaggi femminili. Quella forza che viene fuori anche dalle storie raccontate nella docu-fiction disponibile da qualche mese su Amazon Prime, I luoghi della speranza che vede pazienti oncologici affrontare il male anche attraverso l’amicizia, lo sport e l’amore.
di Fabio Iuliano – fonte: il Centro.it
Di Alberto Magliozzi – Alberto Magliozzi archive, CC BY-SA 4.0