Restrizioni, resta tanta incertezza
Coprifuoco, ristorazione, parchi tematici, arrivano i primi segnali di apertura da parte della cabina di regia politica, convocata a Palazzo Chigi. Prima boccata d’aria che avrà sicuramente un impatto su chi fa musica, cultura e intrattenimento. Però resta senza data la riapertura di discoteche. Le attività in sale da ballo e simili, all’aperto o al chiuso, restano sospese infatti. Anche se sono stati già programmati alcuni eventi test a Milano e Gallipoli.
“Basta essere trattati come untori, meritiamo rispetto”, commenta furibondo Gianni Indino, presidente del Silb, il sindacato dei locali da ballo dell’Emilia-Romagna, per la mancata indicazione di una data di riapertura delle discoteche, all’aperto e al chiuso. Riapre tutto fuorché le discoteche, è una cosa vergognosa e intollerabile: e non ci vengano a dire che siamo noi la causa della ripresa dei contagi, perché non è vero.
Ci sono centinaia di famiglie che non sanno più come portare a casa la pagnotta. Finora siamo sempre stati buoni, adesso stiamo pensando ad azioni eclatanti. Mi vergogno di vivere in un paese che non tiene nella giusta considerazione tutti i lavoratori e tutte le imprese nello stesso modo. Noi abbiamo sempre voluto cercare una soluzione condivisa, ma così non ci viene data nemmeno una speranza. Ma meritiamo rispetto e non siamo più intenzionati a subire”.
Un clima di incertezza in cui versano anche i grandi eventi musicali, con decine di centinaia di appuntamenti annullati nell’arco di quest’estate. Per quanto riguarda il coprifuoco, dal 19 maggio è previsto l’obbligo di rientro alle 23. Dal 7 giugno si passa alle 24 secondo un principio di gradualità. Dal 21 giugno, invece, nessun obbligo di rientro e libera circolazione anche notturna secondo un principio di gradualità.
Sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò possono ripartire dal 1 luglio. Lo stesso giorno riaprono anche centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.
Per i matrimoni, le feste possono essere organizzate dal 15 giugno sia all’aperto sia al chiuso ma gli invitati dovranno avere la certificazione verde per dimostrare di essere stati vaccinati con la seconda dose, oppure di aver avuto il Covid ed essere guariti oppure aver fatto un tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti.
Le palestre riaprono il 24 maggio, dal 1 luglio riaprono le piscine al chiuso e i centri termali. Nelle palestre si potranno utilizzare gli spogliatoi ma sarà vietato fare la doccia.
I centri commerciali possono aprire anche nei weekend a partire dal prossimo, mentre nei bar si potrà consumare al bancone a partire da giugno. A metà del mese prossimo riaprono anche i parchi tematici.
Cambiano finalmente i parametri delle zone rosse, arancioni e gialle: la guida non sarà più l’Rt ma l’incidenza e un altro forte fattore è il tasso di ospedalizzazione, sia in terapia intensiva che in area medica. Arriva una radicale semplificazione – spiegano fonti di governo – dei 21 criteri precedenti, che scendono a 12.
Allo studio, a quanto si apprende da fonti di governo, un possibile nuovo schema dei parametri di validità del Green Pass per chi ha fatto il vaccino. Due, in particolare, i parametri suscettibili di modifiche: la scadenza, a sei mesi dal vaccino, del pass (scadenza che potrebbe essere prolungata) e la valutazione di ottenere il pass già con una prima dose di vaccino