Compleanno insieme alle Iene per Nina Palmieri
Tornano in onda stasera Le Iene su Italia 1 alle 21.20 con il secondo appuntamento settimanale condotto da Veronica Ruggeri, Roberta Rei e Nina Palmieri. Il trio tutto al femminile si alterna nella conduzione al trio maschile composto da Giulio Golia, Matteo Viviani e Filippo Roma e alla coppia Alessia Marcuzzi e Nicola Savino, con le voci della della Gialappa’s Band.
Questa è una serata speciale per Nina Palmieri, nata ad Avezzano esattamente 45 anni fa. Conosciuta anche come “la Lupa”, è una giornalista, scrittrice, autrice e regista televisiva che ormai da diversi anni è molto conosciuta al pubblico. La sua carriera è partita ai tempi dell’università a Roma, quando ha iniziato a collaborare con testate giornalistiche prima di arrivare in tv con BluNotte Misteri Italiani di Carlo Lucarelli.
Poi Ballarò e Invisibili, in questo caso con l’ex Iena Marco Berry. Ha anche ideato il format Viaggi di Nina, docusoap dedicata alle donne. Ha poi collaborato anche con il Tg1 e Le Iene,senza mai apparire in camera. Almeno fino a Sex Education Show, il talk andato in onda prima su Fox Life e poi su Cielo. La svolta è arrivata proprio con il ritorno alle Iene, questa volta come inviata.
Dal 2017 è mamma di Amanda, nata dalla relazione con il suo attuale compagno che, nei limiti nel possibile, si è tenuto lontano dai riflettori. «In autunno», ricorda, «per colpa del Covid, mi sono trovata a condurre in mezzo ai “maschiacci” Matteo e Filippo per sostituire Giulio, risultato positivo. Stasera torniamo davanti alle telecamere con Roberta e Veronica e sviluppiamo un programma che apre a una serie di inchieste che toccano temi di stretta attualità, mentre il martedì di solito le tematiche sono più leggere».
Porterà alcune sue inchieste?
Viene lanciato almeno un servizio realizzato da me.
Di cosa si sta occupando?
In queste settimane ho lavorato su dei casi relativi al sociale, analizzando delle questioni delicate su rimborsi e salute mentale. Inoltre, continuo a lavorare sulla violenza di genere e, in particolare sul femminicidio visti anche i casi recenti .
Le cronache sono piene di violenza di genere. Un tema delicato, conseguenza anche di retaggi culturali di cui molte famiglie sono vittima. Lei si è distinta anche per i servizi divulgativi sui costumi e sull’educazione sessuale. Avere meno tabù, favorirebbe la comunicazione nella coppia?
Credo di sì. Ho sempre rivendicato la possibilità di poter parlare liberamente di gusti, fantasie e abitudini sessuali, così come ad esempio si parla di preferenze in ambito eno-gastronomico, di musica e cinema. Eppure la strada da percorrere è ancora lunga. Dialogo e comunicazione sono fondamentali nelle dinamiche di coppia, ma c’è ancora da fare tanta strada.
di Fabio Iuliano – fonte: il Centro – Foto: Daniele Schiavello