Disabilità al tempo del Covid / 2 – Centri diurni
«Cos’è l’autunno secondo noi? L’autunno, secondo noi, è vento, zuppa, castagne, freddo, mandarini, colori, pioggia, zucca, Halloween e uva pizzutella». All’Aquila, il piccolo laboratorio del centro diurno dell’Aptdh si riempie di foglie colorate da attaccare su un cartellone bianco a corredo del “brainstorming” autunnale. Ora lavori manuali, ora muffin salati da preparare e le giornate vanno avanti anche in questo tempo così strano.
«Siamo aperti», spiega la presidente Anna Rita Felici, «andiamo avanti. Cerchiamo di rispettare tutte le regole, per i ragazzi che frequentano è importante la socializzazione, la realizzazione di tanti lavori». L’alternativa sarebbe lasciare a casa gli assistiti, non più di una decina in questo periodo, tra cui anche dei ragazzi autistici. «La paura c’è ma non ci soffoca», aggiunge, «abbiamo tutti bisogno di guardare oltre e dare il nostro contributo ogni giorno che passa. Lo facciamo anche per i nostri figli, per chi resterà dopo di noi».
Ma la situazione non è omogenea nei centri diurni in città, tra cui Abitare Insieme, Aipd e Comunità 24 luglio. A queste associazioni, complessivamente, fanno capo un centinaio di disabili. «Abbiamo fatto investimenti importanti per rispettare le norme di contenimento del virus», spiega Gianvito Pappalepore per conto di Abitare insieme, «abbiamo anche raddoppiato i turni in calendario e garantito una presenza massima di 5 persone assistite. In ogni caso, da una settimana a questa parte, con l’aumento dei contagi in città, non ce la siamo sentiti di andare avanti con il centro diurno, anche se tecnicamente sarebbe stato possibile. Bisogna avere presente che molti fra i disabili che sono con noi hanno una condizione di salute piuttosto delicata e sono potenzialmente più a rischio in caso di esposizione al virus».
Sulla stessa linea la Comunità XXIV Luglio che ha sospeso le attività da circa tre settimane, più o meno in corrispondenza con l’acuirsi delle restrizioni. Gli stessi dirigenti dell’Aptdh hanno dovuto fare a meno del teatro e delle attività motorie. «Speriamo di ritornare presto a pieno ritmo», è l’auspicio del presidente della XXIV Luglio Gaspare Ferella. Ma l’auspicio è anche che entrino a regime i bandi relativi ai 190mila euro per i centri diurni non accreditati, così come da emendamento al decreto “Cura Abruzzo”, approvato grazie all’impegno trasversale del vicepresidente della giunta Emanuele Imprudente e del consigliere Pierpaolo Pietrucci, tra gli altri. (fab.i.)