Permesso di soggiorno obbligato, l’ebook di Girodivite
Girodivite, testata di informazione online “segnali dalle città invisibili” ha pubblicato un ebook edito da ZeroBook, diffuso gratuitamente. Il lavoro viene presentato così:
“Appena è scoppiata la quarantena in Italia, noi sapevamo già qual era il nostro compito. Non c’è stato bisogno che qualcuno ci dicesse cosa fare né di lunghe riunioni di redazione in cui dover decidere. Il nostro compito era informare, come sempre, e magari provare ad alleviare la costrizione alla quale eravamo tutti tenuti, attraverso l’intrattenimento online. Noi da sempre siamo una testata online, i ragazzi e le ragazze che collaborano con Girodivite utilizzano abitualmente Internet per qualsiasi cosa – che riguardi la redazione o no. L’epidemia non ha sconvolto più di tanto il nostro lavoro di giornale.
Abbiamo così attivato un flusso di informazione continuo per informare noi e i nostri lettori su quello che succedeva. Filtrando le bugie (perdonatemi, in questi mesi le chiamano “fake news”) e provando nel nostro piccolo a riequilibrare una informazione che era più propensa all’isteria e al pressapochismo che non alla cura scientifica dei fatti. Pensiamo di aver prodotto ottimi articoli, in questo frangente: uno tra tutti, l’intervista di Piero Buscemi a Gina Portella, medico di Emergency a Bergamo, nel “cuore” del dramma di quei giorni. Complice l’impossibilità a fuggire, abbiamo avuto una dilatazione molto alta del numero dei nostri lettori.
In accordo con LiberLiber di Marco Calvo – lui è stato uno dei pionieri del web in Italia e LiberLiber è l’equivalente del progetto Gutenberg in Italia – abbiamo diffuso sotto forma di ebook gratuito un testo del Cinquecento: scritto dal medico siciliano Gian Filippo Ingrassia, parla della peste del 1575 a Palermo e di come fu affrontata. A oggi 18 mila visitatori e download per un testo del Cinquecento non è male…
Sul fronte dell’intrattenimento-informazione, i nostri redattori hanno messo in campo una serie di “contest”: a metà tra il gioco, la partecipazione collettiva, e l’informazione. Così Maschera di parole, con cui invitavamo i nostri lettori a mandarci una foto “selfie” con un libro usato a mo’ di mascherina – un modo per rappresentare se stessi, i propri interessi, ma anche un invito ai lettori a ricordare e leggere quel determinato libro. E Permesso di soggiorno (da cui abbiamo tratto il titolo di questa antologia), attraverso cui i nostri lettori ci hanno inviato fotografie, testi, poesie, sensazioni su quello che stavano provando in quel momento – tutti noi reclusi permanenti. Un sentimento collettivo indubbiamente in quei giorni si è formato complice la dilatazione del tempo e la sospensione delle attività quotidiane che ci distraggono dai noi stessi e dai nostri affetti. E rileggendo questi contributi molte cose ci hanno colpito ed emozionato.
Nelle pagine di questo libro abbiamo raccolto una parte di questi materiali. Molto abbiamo dovuto scartare non per questioni di qualità ma di spazio (non abbiamo voluto superare le 120-130 pagine). Del resto, come sempre in Girodivite, tutto rimane online e continua a essere disponibile per la lettura: una scelta che abbiamo fatto fin dall’inizio della nostra avventura sul web, nel 1994 – e di cui mai ci siamo pentiti”.
All’interno, tre contributi di Fabio Iuliano:
Perché le aree verdi e marine devono restare chiuse?
Il coronavirus nelle aree del sisma
La pandemia sia lezione di pace