New York, il brindisi post-maratona
Brindisi celebrativo per il piccolo gruppo di aquilani in gara alla 49 esima edizione della Maratona di New York che si è appena conclusa sulle strade della Grande Mela.
Con la medaglia da finisher al collo, Alessandra Gabriele, Claudio Verini e Fabio Iuliano, si sono ritrovati nella caratteristica Keens Steak house sulla 36 esima strada, accompagnati dai familiari e da Maurizio Dionisio, veterano delle maratone, con al suo attivo ben 7 partecipazioni alla sola gara di New York e, soprattutto, al medaglia delle sei majors, assegnata a chi riesce a finire le principali maratone al mondo.
Caratteristica del locale, specializzato in carne, la presenza di pipe antiche sul soffitto di tutta la sala. Può vantare una storia bi-centenaria che risale ai primi insediamenti anglosassoni in America. Degna di nota, dal punto di vista sportivo, la prestazione dell’avvocato Verini, bravo a chiudere sotto le 4 ore una delle maratone più impegnative al modo. tempo finale 3 ore, 57 minuti e 48 secondi. L’obiettivo temporale rappresentava una scommessa fatta con se stesso.
Tutt’altro responso chilometrico Luca Piergiovanni (2 ore e 49) e Silvio Alberti (2 ore 48) del gruppo allestito da Vittoriano Cantera, un vero e proprio “traghettatore” di questo evento: nell’arco della sua carriera ha accompagnato quasi 1.500 persone tra atleti, coach e accompagnatori.
“Per me è la prima volta che guardo questa manifestazione sportiva dalla parte degli spettatori”, sottolinea Dionisio, “però la soddisfazione è identica per aver visto dei carissimi amici tagliare il traguardo con dei bei tempi”.
Per il resto, la soddisfazione di una gara che attraversa i cinque distretti: Staten Island, Brooklyn, Queens, Manhattan, Bronx e l’arrivo al Central Park. Una corsa accompagnata dagli applausi e dagli slogan da parte di migliaia di newyorchesi in strada per sostentere i runner.