L’Aquila, quattro passi in centro nel “mese de friscu”
Da un lato la facciata delle Anime Sante, dal lato opposto le installazioni di “Off Site Art-Artbridge per L’Aquila”, il progetto internazionale di arte pubblica che dal 2014 popola i ponteggi dei cantieri nel centro storico. Una finestra colorata sui grandi temi sociali come il multiculturalismo. Un turbinio di Paesi, culture, volti che contribuiscono a decorare una piazza-cantiere e a fare della città «un luogo che può guardare anche fuori, partendo da se stessa», nella parole della curatrice del progetto Veronica Santi.
Quella piazza Duomo dove è gradevole camminare in questo periodo. Perché va bene la storia degli “undici mesi de friddu”, però quanto si sta bene la sera quando arriva il “mese de friscu”. Notti d’estate in cui la città è più vuota di giorno, ma il centro, la sera, torna ad attirare gente. Tanto più che i vicoli di via Roio e via Sassa tornano a rivivere grazie all’attività dei locali. Giovedì sera c’è stata l’attesa riapertura del Silvestro’s Irish pub, meglio conosciuto come “l’Irish piccolo”. Colori e suoni che ritornano in un luogo dove tutto si è fermato.
In piazza San Biagio ci sono ancora le impalcature, ma c’è comunque spazio per musica dal vivo e per birre irlandesi. Davanti al locale, le atmosfere acustiche di Giuseppe Signori, Raffaele Buonuomo e Annalisa Panone, tra voce, chitarra e violino elettrico. Sempre in questa via, sono attivi i locali Sud, cantina Pensatoio e Sweet Home i cui allestimenti regalano alla strada un tuffo nel passato. Nel vicolo parallelo, quello di via Roio, Fratelli-Il Bacaro, continua ad alternare appuntamenti enogastronomici, con iniziative letterarie e musicali. Musica e poesia tornano mercoledì nel Salotto Fratelli, stavolta in versione estiva.
Ospiti, per un omaggio a Francesco Guccini, i ControVento con Bonifacio Liris alla voce, Jacopo Angelini alle chitarre, Paolo Capulli alla chitarra e al basso, Antonio Bertoldi alle tastiere. All’angolo c’è la gelateria Duomo, a due passi dalla Cattedrale, punto di arrivo di un percorso di gusto che si può iniziare in corso Federico II, o dal lato opposto, con Gigante, altra novità della stagione ai Quattro cantoni. Accanto alla chiesa delle Anime Sante, invece, continua a macinare serate “I due magi”. Caffetteria, cocktail bar, ristorante curato dallo chef Cristina Di Cola e persino alcune stanze da affittare ai turisti. L’idea è di Marco Carosone e Giuseppe Cipollone, i due magi appunto, che qualche sera fa hanno ospitato i musicisti dell’orchestra nazionale jazz, impegnati nel festival dei Cantieri dell’immaginario, per una “jam street session” totalmente estemporanea.