Dalla Fontana luminosa alla Villa comunale. Sei ore. Senza soluzione di continuità. La navetta di Sharper che fa avanti e indietro caricando e scaricando gente. Unico biglietto da esibire un piccolo foglio riempito secondo le indicazioni fornite al gazebo a ridosso della fermata. In pratica, si inventa una storia – il tema è quello della ricerca scientifica – si immaginano personaggi, frasi e parole chiave. Il tutto viene affidato alla coppia di attori Matteo Di Genova e Luca Serani chiamati a improvvisare sui soggetti estratti tra i “biglietti di transito”. Inizia così la notte degli Sharper: 700 tra studiosi e ricercatori per un pubblico di 25mila persone, almeno secondo le stime dell’università. Le tappe del bus che si fa strada tra il traffico scandiscono il ritmo che avvicina alla notte. Le attrazioni di Sharper, dal corso a piazza Duomo, da palazzetto dei Nobili a piazza del Teatro, fino alla sede del Gran Sasso Science Institute, riempiono vicoli rimasti altrimenti al buio. Il Corso stretto è ancora così.
Nonostante messaggi, segnalazioni e appelli, nei tratti dove non arriva la luce dei locali si cammina nell’oscurità che, a volte, è quasi un invito a trattenere il respiro. Fino ai Quattro cantoni dove i palloncini viola della festa si mischiano ai vestiti da sera di chi ha scelto di fare una serata in discoteca solo perché è venerdì. I locali sono comunque tutti presenti all’appello con personale potenziato e scorte a sufficienza (qualcuno ha imparato la lezione dopo la maratona jazz). Anzi, dietro l’invito degli organizzatori, pub, ristoranti e librerie (Boss, all’osteria Pantasisma, al Pubblic Enemy, all’Enoteca Garibaldi, Bottiglieria Lo Zio, Polarville, Nero Caffè) si cimentano in un inedito “Science Happy Hour”: un aperitivo, un caffè un dopocena in compagnia di ricercatori che discutono con il pubblico di questioni scientifiche.
Dai pianeti all’educazione sessuale, dalla filosofia alle malattie senza dimenticare matematica e tecnologia. Dibattiti e confronti che tengono banco fino a tardi. Si parla e si beve anche. Ma niente paura, tanto prima di riprendere la macchina si può chiedere la simulazione di alcol test. E poi musica fino a tardi con un dj set al parco del Castello. Per i più romantici le nuvole lasciano spazio alla luna, da ammirare con telescopi in piazza. Le luci illuminano la cattedrale mentre sbuca una DeLorean e tanti sognano di tornare indietro nel tempo.