30 Settembre 2009 Condividi

Sabina Guzzanti sulle macerie di piazza D’Armi

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di Fabio Iuliano

Auto blu e gessato, Sabina Guzzanti, nei panni del premier Silvio Berlusconi, si è unita ieri ai manifestanti nella tendopoli di Piazza d’Armi per regalare a loro un piccolo spettacolo improvvisando sui fatti dell’attualità, sul compleanno del premier e sul terremoto in Abruzzo. Prendendo il microfono all’interno del campo le cui tensostrutture sono quasi tutte smantellate, la Guzzanti ha esordito, imitando la voce di Berlusconi, “sono contento di essere qui perchè in Parlamento mi tirano le pietre, a casa mi tirano le pietre, ma qui all’Aquila ho il mio bel caschetto bianco”, ha detto mostrando il classico elmetto che si usa per attraversare la zona rossa. “Non è vero che i terremoti non si possono prevedere – ha proseguito – noi con questo terremoto avevamo previsto che potevamo guadagnarci e infatti avevamo ragione”. Guzzanti-Berlusconi ha poi ironizzato sui numeri del Piano case: “Questo terremoto ha avuto una audience pazzesca, un successo superiore a ogni aspettativa. Le case non bastano? Vuol dire che erano tanto belle che sono andate a ruba”. Poi una battuta sul suo compleanno: “Ho deciso che passerò all’Aquila le prossime ricorrenze – ha detto – voglio restare qui e fare dell’Aquila una nuova Salò, altro che dittatura”. Guzzanti si è poi spostata sul cumulo di macerie abbandonate al centro del campo alludendo a Napoli e ha visitato le tende dei pochi “irriducibili” rimasti ancora nel campo.