Rugby, l’abbraccio degli azzurri
di Fabio Iuliano
L’AQUILA. E’ una maglia azzurra speciale, quella che la Nazionale di Nick Mallett ha consegnato ad Americo Sebastiani, il fratello di Lorenzo, il rugbista aquilano morto la notte del 6 aprile. La maglia porta il numero 1, per indicare il ruolo del pilone. Quello stesso numero 1 ritirato dalle maglie dell’Aquila Rugby. Quello stesso numero che un giorno, probabilmente, avrebbe vestito Lorenzo, già giocatore della nazionale Under 20 che aveva frequentato per due stagioni l’Accademia di Tirrenia. La Nazionale italiana di rugby ha dedicato all’Aquila l’ultima giornata di riposo prima del test match di sabato, una partita amichevole contro le Isole Samoa, portando alla gente d’Abruzzo la solidarietà di tutto il movimento rugbistico italiano. LA VISITA. Sono arrivati a bordo di un autobus, direttamente nel quartiere Case di Preturo, i 24 giocatori azzurri. Qui i funzionari della Protezione Civile hanno spiegato le specifiche dei nuovi appartamenti antisismici che solo a Cese ospitano al momento 1.600 persone. I ragazzi,con il capitano Sergio Parisse in testa, hanno visitato alcuni appartamenti. I primi ad aprire sono della famiglia Grimaldi con papà Angelo e mamma Morena insieme ai figli che si chiamano Francesco e Jacopo. GIGANTE BUONO. Il simpatico Martin Castrogiovanni è entrato invece in casa Renzetti, ma il piccolo Emanuele che ovviamente non ha ancora tanta confidenza con il rugby, si è messo subito a piangere spaventato dalla sua mole, rassicurato da papà Michele. Per stemperare gli animi c’è voluta più di una foto di famiglia anche con mamma Elisabetta. Al «gigante buono» non è andata poi tanto male con altri bambini che lo hanno invece scambiato per Babbo Natale. IN CASERMA. La Nazionale ha raggiunto poi la caserma della Finanza per incontrare il sottosegretario Guido Bertolaso. «Siamo felici di accogliere anche la Nazionale di rugby», ha detto Bertolaso, «e di condividere il nostro impegno in favore della rinascita di questa città». Il momento giusto per parlare di progetti futuri. Sono circa 50mila euro i fondi raccolti dai giocatori della Nazionale italiana di rugby devoluti all’associazione «Forza L’Aquila», un gruppo di privati, che ha il progetto di creare a piazza d’Armi una cittadella dello sport con locali commerciali. Tra i promotori, l’ex atleta azzurro, Carlo Caione. Poi per gli azzurri arrivato il momento del bagno di folla, dal Dicomac e poi in mensa. La maggior parte degli appassionati di rugby ha atteso invece i ragazzi alla Villa comunale per camminare insieme in centro storico, fino a piazza Duomo. EMOZIONI. «Da bambino venivo qui, a Piazza Duomo, e vederla ridotta così, spettrale, lascia il groppo in gola», ha detto Sergio Parisse, con a fianco il padre, Sergio senior. «Per fortuna vedo che L’Aquila lotta, tanta gente lavora ed è già stato fatto tanto». Parisse, come Totò Perugini, che con la Nuova Zelanda ha giocato con una fascia con su scritto L’Aquila, con il Sudafrica aveva sulla maglia la scritta Paganica. «Sabato con Samoa avrò la scritta Abruzzo, perché qui ho lasciato il cuore». Emozioni reciproche che possono fare la differenza in campo. «Scenderemo in campo con la carica di questa giornata», ha detto Mirco Bergamasco, tra i più osannati del gruppo, «penso che per noi questa sarà una motivazione in più per scendere in campo con la carica giusta». Oggi, infine, è in visita all’Aquila una delegazione della rappresentativa samoana.