Parigi, ritorno a Maison Blanche
7 Luglio 2025 Condividi

Parigi, ritorno a Maison Blanche

Martedì sono tornato a Maison‑Blanche dopo oltre venti anni. Neuilly‑sur‑Marne, alle porte di Parigi. È da qui che parte Lithium 24 – il libro. Ritrovare questo luogo significa tornare a sentire l’odore delle ferite di Simone, fare i conti con ciò che è stato. Fino a pochi decenni fa, questa era una delle più grandi strutture manicomiali di Francia: padiglioni chiusi, reparti divisi rigidamente tra uomini e donne, contenimenti fisici, elettroshock usati come routine.
Qui si entrava anche senza consenso, su ordine della polizia o della prefettura. Ricoveri forzati, trattamenti sanitari obbligatori, una cura che talvolta somigliava più a una punizione.
I documenti raccontano storie di fame, corpi ridotti allo stremo, donne passate da 70 a 37 kg in pochi mesi. Era più un luogo di custodia che di guarigione. Eppure, da qui passavano vite, voci, frammenti di umanità, storie che mi hanno incoraggiato a proseguire la ricerca che è diventata Lithium.
Oggi la trasformazione è in corso. L’intero sito sta diventando un quartiere urbano ecologico, con parchi, scuole, spazi abitativi e sociali. I padiglioni abbandonati vengono riconvertiti, senza cancellare la memoria. Maison‑Blanche cambia volto. Ma il suo passato non si può ignorare. È da lì che ho voluto iniziare a raccontare.