Let’s Get Lost, ecco la Summer edition
5 Agosto 2024 Condividi

Let’s Get Lost, ecco la Summer edition

Torna, con nomi di rilievo della scena internazionale, “Let’s Get Lost – storie di uomini e di jazz”, in una Summer edition completa l’edizione 2024 iniziata con l’omaggio a Chet Baker di Paolo Fresu e l’esibizione di  Rocco Papaleo con Arturo Valiante. Da mercoledì 7 a sabato 10 agosto, la centralissima piazza Sant’Anna di Teramo ospiterà  quattro concerti: sul palco i Soft Machine, David Cross e la band con cui celebra gli album della trilogia dei King Crimson, Kenny Garrett 6et Sounds From The Ancestors e  il duo Kruder & Dorfmeister. La rassegna – il cui nome stesso richiama a Baker – è proposta dall’associazione Music by Eder e vede come riferimento Emiliano Di Serafino, Eder appunto.

SOFT MACHINE. Mercoledì si parte con i Soft Machine, alle 21.30. Va detto che nessuno dei membri attuali figurava nella storica formazione nata a metà del 1966: all’epoca c’era Robert Wyatt (batteria, voce), Kevin Ayers (basso, chitarra e voce), David Allen (chitarra) e Mike Ratledge (organo). Tuttavia, la composizione odierna ne raccoglie l’identità musicale. Dopo la ricostituzione nel 2016, la band è stata in tournée nel Regno Unito e in Europa, entrando in studio due anni dopo per registrare il primo album sotto il nome di Soft Machine in 37 anni Hidden Details. L’attuale formazione è composta da John Etheridge (chitarra: con i Soft Machine dal 1975, da allora è il principale solista della band e nel corso della carriera si è esibito anche con Wolf e Andy Summers dei Police), Asaf Sirkis (batterista e percussionista israeliano che si è unito alla band lo scorso anno), Theo Travis (sax tenore e soprano, flauti e piano elettrico Fender Rhodes, ha lavorato e tenuto tournée con Gong, Robert Fripp, Porcupine Tree, David Gilmour, John Foxx, David Sylvian e gli ex Japan Steve Jansen, Richard Barbieri e Mick Karn, Jade Warrior e Tangent) e Fred Thelonious Baker (uno dei migliori bassisti della Gran Bretagna, si è esibito con molti musicisti e gruppi sulla scena di Canterbury tra cui Keith Tippett Group, Centipede e Nucleus). Il loro album più recente, Other Doors, li vede muoversi tra improvvisazione, rock e jazz viscerale insieme a elettronica e sfumature ambient.

DAVID CROSS BAND. A seguire, nella stessa sera, largo al violino elettrico di David Cross trascina la sua band, in un omaggio in giro per il mondo agli album della trilogia dei King Crimson del periodo 1972-1974 quando, guidati da Robert Fripp, pubblicarono tre album leggendari e seminali: Larks’ Tongues in Aspic, Starless and the Bible Retro e Rosso. Lo stesso Cross suonò con i Crimson quel periodo. Sul palco è accompagnato da John Mitchel (voce e chitarra), Sheila Maloney (tastiere), Mick Paul (basso) e Jeremy Stacey (batteria).

KENNY GARRETT. Venerdì 9 agosto, sarà la volta di Kenny Garrett (sax e tastiera) alla guida di un sestetto dove suonano anche Keith Brown (pianoforte e tastiera), Jeremiah Edwards (contrabbasso), Ronad Bruner Jr (batteria) Rudy Bird (percussioni), Melvis Santa (voce). Nel corso di una carriera stellare che copre un arco di tempo di più di trentasei anni, Kenny Garrett è divenuto uno dei principali altosassofonisti della sua generazione e, forse, tra i più imitati al mondo.

KRUDER & DORFMEINSTER. Chiusura sabato dopo le 22 con il djset targato Kruder & Dorfmeister. Hanno iniziato a fare musica in una Vienna, metropoli dell’aspirante movimento techno. Tuttavia, il duo K&D ha preferito la tradizione della dancefloor cosmica continentale degli anni ’80, che ricercava un linguaggio universale della musica dance, influenzato dall’hip hop, dal rare groove, dal dub, dalla new wave per arrivare a un suono innovativo che ricorda produzioni afro-jazz e arrangiamenti dei Pink Floyd degli anni ’60 e ’70. Hanno registrato successi planetari con i cd Dj-Kicks e Sessions. Ad aprire la serata sarà Trixie (Beatrice Valiante): giovanissima (solo 22 anni) e sempre più affermata producer, dj, vocalist, che tornerà ad esibirsi a Teramo, città che ha visto sbocciare il suo talento.

di Fabio Iuliano – Articolo uscito anche sul Centro