Giornata Memoria, le iniziative sul territorio
26 Gennaio 2025 Condividi

Giornata Memoria, le iniziative sul territorio

Storie, progetti, confronti sul dialogo interreligioso. La Giornata della Memoria ha tanti volti all’Aquila, con iniziative tra arte, letteratura e riflessione che si sovrappongono.
SUORA MAMMA E SUORA BABBO. Il dell’Accademia delle Belle Arti ha ospitato  la rappresentazione dell’opera teatrale Suora Mamma e Suora Babbo. Lo spettacolo racconta la storia della vita di Susanna Silberstein Trevisani in Ceccherini, una donna sopravvissuta all’Olocausto grazie all’accoglienza ricevuta dalle suore di un convento di Firenze. Suora Mamma e Suora Babbo sono le due suore francescane che per 4 anni l’hanno cresciuta, fino a quando è stata adottata da Libera Trevisani Levi-Civita personaggio noto per il suo impegno nelle iniziative volte all’emancipazione e alla difesa dei diritti delle donne. Al termine dello spettacolo ha avuto luogo un dialogo tra suor Mirella Del Vecchio, madre generale dell’Istituto Suore Zelatrici Ferrari dell’Aquila, e il rabbino di Genova Haim Fabrizio Cipriani. Un confronto  condotto  dal drammaturgo Francesco Suriano e dalla professoressa Elisabetta Sonnino sul tema del dialogo interreligioso.
IASRIC. Lunedì 27 all’Emiciclo alle 10 è in programma un’iniziativa organizzata dall’Istituto abruzzese per la storia della resistenza e dell’Italia contemporanea (Iasric).   Il programma dell’incontro prevede, dopo i saluti istituzionali, gli interventi tema “La memoria della Shoah: l’impegno dello Iasric”, a cura del presidente dell’organizzazione Carlo Fonzi: “Auschwitz e il sistema concentrazionario nazionalsocialista”, a cura di Costantino Di Sante dell’Università del Molise, e “Dai campi di concentramento fascisti in Abruzzo ad Auschwitz”, a cura di Giuseppe Lorentini dell’Università del Molise.
AUDITORIUM. Il giorno seguente,  a partire dalle ore 10 all’Auditorium del Parco, la cerimonia di premiazione del concorso ‘Il Viaggio della Memoria’, istituito dal Comune dell’Aquila e rivolto agli studenti delle scuole superiori cittadine. La classe che risulterà vincitrice conseguirà un viaggio nei luoghi della Shoah. Nel corso dell’iniziativa, promosso nell’ambito del XXXIII Premio Nazionale “Paolo Borsellino” – a cui parteciperanno il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il presidente della Regione, Marco Marsilio, e il prefetto Renato Cortese, direttore centrale per la Polizia stradale, ferroviaria, postale e delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato – saranno gli stessi alunni a presentare e illustrare i progetti candidati per la vittoria finale.   Si tratta di: “Die macht macht von uns idioten” dell’Istituto Domenico Cotugno – Opera d’arte; “La pietra di inciampo in memoria di Giulio della Pergola” dell’Istituto Domenico Cotugno – Progetto di ricerca; “Anna Frank – Il blog interattivo” dell’Istituto Andrea Bafile – Blog interattivo dedicato ad Anna Frank; “Il viaggio della memoria” dell’Istituto Amedeo d’Aosta – Docufilm. I lavori sono stati selezionati dalla giuria composta dalla dirigente scolastica Antonella Conio e dai professori Walter Cavalieri e lo stesso Fonzi.
DI BONAVENTURA.   All’Aquila, la Società dei Concerti ‘Bonaventura Barattelli’ ha commissionato un’opera originale ad hoc al compositore Daniele Di Bonaventura, uno dei massimi interpreti di bandoneon in Italia. ‘Amore Eterno’, questo è il titolo del lavoro realizzato dall’attore e autore Gabriele Parrillo per la realizzazione dei testi, dallo stesso Daniele Di Bonaventura esecutore al bandoneon e al pianoforte, con il sostegno del set percussivo di Alfredo Laviano. La prima è in programma alle ore 18 all’Auditorium del Parco nell’ambito della 79/a stagione della stessa Barattelli. La fonte di ispirazione iniziale è la celebre frase pronunciata nell’opera ‘Twelfth Night’ (La dodicesima notte) di Shakespeare: “Se la musica è nutrimento all’amore, continuate a suonare” che invita ad agire per qualcosa che alimenti senza sosta il sentimento più importante e nobile che possa esistere nella relazione fra esseri umani.
    Nutrire l’amore è forse il miglior antidoto alla deriva dell’animo umano. Coltivare la memoria è un dovere, come ammoniva Primo Levi con il suo “meditate che questo è stato”, così come riflettere sull’animo umano e predisporsi all’ascolto dell’altro.    “La musica di Daniele Di Bonaventura – si legge nella presentazione dell’opera – è un caleidoscopio di colori e visioni, la sensibilità del suo tocco musicale è la chiave per aprire lo scrigno dell’animo umano e da lì ci fa levare in alto per contemplare il nostro corso. Gabriele Parrillo è partito da questa meravigliosa apertura della musica di Daniele per un viaggio all’interno di noi stessi, delle nostre emozioni, delle nostre radici”.
 
TSA. Castello Orsini di Avezzano (L’Aquila), va in scena ‘Io mi ricordo, storie di Hanna, Liliana, Etty …’ con Laura Tiberi, Antonella Palombizio e Santo Cicco, regia Mario Fracassi. Una produzione del Teatro stabile d’Abruzzo e Fantacadabra. In scena storie dolorose, indimenticabili. Racconti che nascono dall’esigenza di aiutare le giovani coscienze a familiarizzare con fatti dolorosi che fanno parte del nostro passato attraverso gli strumenti più adatti. 
BRUNDIBAR. Il Liceo Musicale ‘Cotugno’ dell’Aquila celebra il Giorno della Memoria con una serie di appuntamenti culturali e un focus speciale sull’opera Brundibár, composta nel 1938 da Hans Krása su libretto di Adolf Hoffmeister. Quest’opera, scritta per un pubblico giovane, è stata riorchestrata nel campo di concentramento di Terezin dove venne rappresentata più volte da giovani e giovanissimi prigionieri ebrei. Brundibár era stata originariamente composta per un concorso governativo, poi annullato a causa degli sviluppi politici. Le prove iniziarono nel 1941 in un orfanotrofio ebraico a Praga, che fungeva da scuola per bambini separati dai genitori a causa della guerra. La prima rappresentazione clandestina avvenne nel 1942, quando il compositore Krása e lo scenografo Zelenka erano già stati deportati a Terezin. Tra il 1943 e il 1944, la maggior parte del coro e del personale dell’orfanotrofio fu deportata. Krása ricostruì poi la partitura basandosi sulla memoria e un frammento dello spartito, adattandola agli strumenti disponibili nel campo. Nonostante le prove fossero inizialmente segrete, i nazisti permisero di proseguirle per fini propagandistici legati alla scelta di utilizzare Terezin come l’illusione ottica di una “città donata agli ebrei”. La première ufficiale si tenne il 23 settembre 1943 con giovani interpreti solisti. All’Aquila, c’è stata la prima rappresentazione in pubblico, nei locali della scuola media ‘Carducci’ mentre giovedì ci sarà un concerto nel cartellone dei “Pomeriggi culturali” della Società Dante Alighieri in cui questa opera verrà eseguita insieme ad altre legate alla Shoah. Mercoledì 12 febbraio, l’opera Brundibár sarà messa in scena nel teatro dell’Accademia di Belle Arti, grazie alla collaborazione tra il Liceo Musicale e la stessa ‘Carducci’ che vede il coro diretto dal professore Francesco Nobili. Le rappresentazioni, curate dalla regia di Alessia Olivieri, con Piotr Hanzelewicz alle scenografie e con la direzione musicale di Rita Alloggia, si terranno la mattina per le scuole e alle ore 17.30 per il pubblico. “Queste iniziative – spiega la dirigente scolastica del Cotugno, Serenella Ottaviano – rappresentano un’importante occasione di riflessione per gli studenti e per la comunità”.