L’intervista, Nicky Nicolai e l’omaggio a Mina e Dalla
Riscoprire canzoni di un tempo che ci appartiene e ci accompagna ancor oggi, ritrovarsi in una musica che porta sorrisi, o sorprendersi per delle note nuove e un duetto originale che racchiude, come in bolle di sapone, i colori di uno spettacolo variegato. Domenica, al teatro Caniglia di Sulmona, la presenza vocale di Nicky Nicolai, accompagnata dall’estro di Stefano di Battista e da una band di tre elementi, traccerà percorsi per rivivere le canzoni che hanno fatto la nostra storia; ognuna unica. Una girandola di melodie per un cocktail da gustare, a tutte le età. In scaletta, alcuni successi di sempre come Tutto passa, Che mistero è l’amore, Più sole, Io qui tu lì, ma soprattutto un omaggio a Mina e Lucio Dalla. Della prima, sono in scaletta Ancora, ancora, ancora e Non gioco più. Del secondo, canzoni come 4 marzo, Piazza Grande, Disperato erotico stomp. Sul finale, spazio anche al ricordo di Luigi Tenco con Se stasera sono qui. Appuntamento alle 17.30 per il nuovo appuntamento nella stagione della Camerata musicale, un format dal titolo Mille bolle blu, con il supporto strumentale di un’ensemble composta da Andrea Rea (pianoforte), Daniele Sorrentino (contrabbasso) e Luigi Del Prete (batteria). Al centro del palco una delle grandi coppie di artisti che condividono con successo la vita ed il palcoscenico. Un connubio iniziato da anni che è cresciuto nel tempo anche attraverso progetti condivisi di grande spessore artistico. Stefano, uno dei più grandi sassofonisti del nostro Paese ma anche direttore artistico e raffinato arrangiatore dei brani, e Nicky, eccezionale presenza sul palco, e una voce straordinaria. Varie le partecipazioni al Festival di Sanremo, la prima nel 2005 proprio con Che mistero è l’amore, quarta nella classifica finale; nel 2006 con la canzone Lei ha la notte; infine nel 2009 con il brano Piu sole scritto in collaborazione con Jovanotti che riscuote un grande successo di pubblico e di critica.
“Il cantautorato italiano è fonte di ispirazione per me”, spiega Nicky Nicolai.” Attraverso le canzoni di artisti come Mina, Lucio Dalla e tanti altri, possiamo esplorare una vasta gamma di emozioni e esperienze umane”.
Che ricordo ha di Lucio Dalla?
Lucio è stato un punto di riferimento umano e artistico, un compagno di viaggio nella musica. Il suo approccio al cantautorato era unico e autentico, come lo era lui. La sua capacità di trasmettere emozioni attraverso le parole e la musica è qualcosa che ho sempre ammirato. Questo concerto rappresenta anche il mio modo di onorare la sua memoria e di celebrare il suo contributo alla musica italiana.
In scaletta anche Mina e una selezione nel vasto panorama del cantautourato italiano. come si adatta il suo repertorio a queste influenze?
Mi ispiro a scrivere e interpretare le mie canzoni cercando di trasmettere autenticità e verità. Voglio che le mie canzoni siano un riflesso delle mie esperienze e delle mie emozioni più sincere.
Come si adatta il jazz in questo percorso?
Non sempre è possibile, ma credo che la tradizione italiana venga incontro a questo stile lasciando anche dei margini per l’improvvisazione da parte della mia band. Anche Lucio era un grande sostenitore dell’improvvisazione. La capacità di improvvisare non solo aggiunge una freschezza alla musica, ma ci permette anche di esplorare nuove sfumature di emozioni e di connetterci con il pubblico in modo più autentico.
I suoi genitori sono nati nei pressi di Tagliacozzo, che rapporto ha questa regione?
L’Abruzzo è una parte molto importante della mia vita e della mia musica. Le sue terre aspre e il suo mare meraviglioso hanno sempre ispirato la mia creatività. E poi ci sono gli amici, come Mimmo Locasciulli e Donatella Di Pietrantonio, che condividono con me le radici e le esperienze di questa regione. La musica è anche condivisione e appartenenza, e l’Abruzzo è parte integrante della mia identità artistica.