Milonga del moro judío
Tra le pagine del libro di spagnolo è spuntata una scheda dedicata a Jorge Drexler, cantautore uruguaiano che, anni fa, ha scritto dedicato milonga al conflitto israelo-palestinese mettendo davanti la sua storia personale e i suoi pensieri. Ne è venuta fuori una canzone contro la guerra. Non sono un fan delle traduzioni, ma questa volta ho fatto un’eccezione. Ecco quello che ne è venuto fuori.
Per ogni muro, un lamento
a Gerusalemme dorata.
E mille vite sprecate
da ogni comandamento.
Sono polvere del tuo vento
e anche se sanguino dalla tua ferita,
anche se ogni pietra che amo
serba il mio amore più profondo
non esiste una pietra al mondo
che valga quanto una vita.
Sono un musulmano ebreo
che vive con i cristiani.
Non so qual è il mio dio,
né chi siano i miei fratelli.
Non so qual è il mio dio,
né chi siano i miei fratelli.
Non c’è morto che non mi dia pena.
Non c’è una fazione che vinca.
Altro non c’è che dolore
e un’altra vita che vola via.
La guerra è una pessima scuola,
comunque essa si travesta.
Mi scusino se non mi arruolo
sotto nessuna bandiera:
val di più qualunque chimera
che un pezzo di stoffa triste.
Sono un musulmano ebreo
che vive con i cristiani.
Non so qual è il mio dio,
né chi siano i miei fratelli.
Non so qual è il mio dio,
né chi siano i miei fratelli.
E a nessuno ho dato il permesso
di ammazzare in mio nome.
Un uomo non è che un uomo
e se c’è un dio, così volle.
Lo stesso suolo che calpesto
ci sarà ancora quando io sarò andato.
Non c’è dottrina che non vada
a perdersi nell’oblio.
E non c’è popolo che non si sia
creduto il popolo eletto da Dio.
Sono un musulmano ebreo
che vive con i cristiani.
Non so qual è il mio dio,
né chi siano i miei fratelli.
Non so qual è il mio dio,
né chi siano i miei fratelli.
Sono un musulmano ebreo
che vive con i cristiani.
(Milonga del moro judío – Milonga del musulmano ebreo)