La mia intervista a Gianni Morandi
Che sia per un concerto, una sosta intermedia, un breve soggiorno, o che sia anche solo per fare capolino dal palco del Jova Beach Party, ogni passaggio di Gianni Morandi in Abruzzo è una specie di benedizione per questa terra. Se non altro per quel suo modo semplice, genuino e autentico di raccontarlo sui social. Un racconto, peraltro, non distante dall’immagine che arriva a chi ha la fortuna di incontrarlo: nei limiti del ragionevole, difficilmente rifiuta selfie, video, consigli. Non di rado, si lascia persino coinvolgere in cantate estemporanee come quella in un osteria di Colonnella, due o tre anni fa. Naturale, dunque, che siano stati in tanti ad essere felici delle due date abruzzesi nel mese di agosto del suo tour Go Gianni Go! Estate 2023: alla tappa di venerdì 18, al porto turistico di Giulianova (organizzata da Best Eventi), si è aggiunta quella di mercoledì 30, nella serata di chiusura della 729esima Perdonanza Celestiniana all’Aquila (entrambi gli appuntamenti alle 21.30). “Ho ricevuto con piacere l’invito del maestro Leonardo De Amicis, direttore musicale del festival di Sanremo e direttore artistico della Perdonanza”, spiega, “a tornare all’Aquila. Questo concerto si aggiunge a quello già in programma a Giulianova, così ho due occasioni per tornare in questa bella regione”. La tournée, prodotta da Trident Music, lo vede impegnato tutta l’estate con vari appuntamenti a cielo aperto in location suggestive. Anche per la parte estiva Morandi ha pensato a una speciale scaletta, che mescola i grandi classici del suo repertorio alle tracce incluse nel nuovo progetto discografico Evviva! (Epic Records/Sony Music Italy), tra cui i brani frutto del fortunato sodalizio artistico con Jovanotti – L’Allegria, Apri tutte le porte e Anna della porta accanto. Acclamato da un pubblico multigenerazionale, l’eterno ragazzo continua ad animare la calda stagione dei live con uno show ricco di emozioni.
Morandi, lo scorso anno l’abbiamo vista anche sul palco di vasto al Beach Party di Jovanotti. Non mancò di postare delle foto dalla costa dei trabocchi che sono rimbalzate sulla rete, grazie a una marea di condivisioni, è consapevole di essere più efficace di un’agenzia di promozione turistica?
Eh eh, la verità è che sono stato molto bene lo scorso anno, ho mangiato dell’ottimo pesce sui trabocchi e sono stati due o tre giorni veramente splendidi. La mia lunga carriera mi ha permesso di conoscere tanti angoli d’Abruzzo, dai primi concerti, uno in particolare nel cinema-teatro di Popoli negli anni Sessanta e poi Sulmona, Teramo, Chieti, Pescara e L’Aquila che ho visitato all’indomani del sisma.
Suonò anche alla fine di quell’anno in un concerto alla Caserma della Guardia di finanza di Coppito nell’ambito della rassegna della Protezione civile “campi sonori – prologo della rinascita” e la sua Uno su mille ce la fa acquistò un senso tutto per quel momento. Ricorda?
Certamente, era un momento particolare, a ridosso del Natale. Attraverso la musica ci scambiammo auguri sinceri. Auguri di rinascita. Che strano periodo fu quello: proprio nei giorni prima della scossa stavo lavorando da queste parti. Vi sono tornato dieci anni dopo, nel 2019, sempre grazie alla Perdonanza di De Amicis, è stato bello ed emozionante entrare nella basilica di Collemaggio perfettamente ricostruita. C’è ancora da fare, ma sono convinto che la città tornerà ad essere quel gioiello che era. Per questo, la mia partecipazione all’evento di quest’anno assume un sapore particolare.
Torniamo al Jova Beach di vasto, sul palco vi raggiunse anche Achille Lauro a completare una fila ordinata di tre generazioni di musicisti, perfettamente a proprio agio insieme. Del resto, il suo pubblico di generazioni ne unisce anche di più, persino i bambini cantano Morandi
Sono felice di questa cosa che è frutto anche dell’energia che mi dà la possibilità di lavorare con i giovani, come con Rovazzi, Sangiovanni e, naturalmente, con Lorenzo stesso. Mi sono divertito molto a realizzare il video di Volare con Fabio Rovazzi, quello in cui sparisce Anna, per intenderci.
Sangiovanni lo ha incrociato anche sul palco di Sanremo per una versione inedita di fatti mandare dalla mamma a 60 anni dalla composizione originale con musiche di Luis Bacalov. Lei ha anche co-diretto Sanremo. Qual è il suo giudizio dell’era Amadeus?
Ci tengo a dire che quella che ho condiviso oltre 10 anni fa con l’attuale sottosegretario Gianmarco Mazzi, allora direttore artistico insieme a me, è stata un’esperienza importante, culminata con partecipazioni memorabili come quella di Roberto Vecchioni. Mi piace l’approccio di Amadeus che ha permesso di far emergere artisti come Coma_Cose o Maneskin. Del resto posso dire la mia anche come concorrente. E poi, che bello il momento con Al Bano e Massimo Ranieri.
Lei non gareggia solo col microfono in mano, ma anche con le scarpette. Qual è il suo segreto per le maratone?
Non lo so. Tengo d’occhio il sito della prossima maratona di Bologna, vorrei correrla fino alla fine. Poi magari mi fermo al dodicesimo chilometro, ma è mio dovere provarci.