Rockin’1000 apre il tour a Madrid tra energia e condivisione
Circa 35mila persone al Civitas Metropolitano, stadio dell’Atletico Madrid, per la prima tappa ufficiale dello Humans World Tour 2023 di Rockin’1000, la più grande rock band del mondo. Due ore esatte di concerto scandite da una scaletta serrata. Una festa di colori e suoni non priva di momenti di riflessione a ricordare la fugacità della vita e delle sue passioni, di fronte all’ingiuria del tempo.
Concetti, questi, sottolineati da arrangiamenti vocali inediti per canzoni come ‘Find the Cost of Freedom’, o ‘Bohemian Rhapsody’. A fare il resto, l’energia di chitarre, bassi, tastiere e batterie a colpire all’unisono sui tempi scanditi dal metronomo in cuffia, per una enorme orchestra rock di circa mille elementi. Subito riconoscibile il riff ‘Enter Sandman’; seconda e terza cover scelte come omaggio all’alternative rock, prima con ‘Smells Like Teen Spirit’ e poi con Bullet With Butterfly Wings. Quindi ‘Yellow’, con le tribune dello stadio illuminate dalle torce dei telefonini e gli incastri sospesi delle duecento voci. Poi, ‘You Really Got Me’.
A seguire, un medley dei Green Day in una sequenza di transizione verso il primo momento memorabile della serata con ‘Knights of Cydonia’ dei Muse. Largo dunque all’anteprima di ‘How We Roll’, il brano originale concepito ed elaborato dalla community di ‘millini’ che ad oggi conta oltre 65mila persone.
Due i brani cantati in spagnolo, ‘Salta’ dei Tequila e l’amatissima ‘Entre Dos Tierras’, tra cori e bandiere.
Adrenalina pura in ‘Jumpin’ Jack Flash’ degli Stones, così come in ‘Livin’ on a Prayer’, ‘Seven Nations Army’ e finale esplosivo con ‘Killing in the Name’, ‘Learn to Fly’ e bis strumentale sulle note di Hendrix e Led Zeppelin.
“Abbiamo vissuto un’altra esperienza incredibile – commenta Fabio Iuliano, insegnante e giornalista – grazie a un’organizzazione magistrale e grazie alla magia del rock’.
Dopo una cancellazione e un rinvio, rispettivamente a Città del Messico e Bogotà, il tour prosegue dunque allo Stadio dei Marmi di Roma (mercoledì 7 giugno) e a Cesena, in una serata in programmazione che sosterrà le aree alluvionate dell’Emilia Romagna.
‘Siamo pronti a ripetere il miracolo anche a Roma – spiega entusiasta il chitarrista Vincenzo De Sanctis di Popoli (Pescara) – dividerò il palco con dei cantanti miei conterranei, gli aquilani Ugo Capezzali, Andrea Martinelli e Giuseppe ‘Bruce’ De Matteis, oltre al batterista marsicano Carlo Morgante”.
Fonte: Ansa.it