Da Sanremo al Pinewood: ecco gli Articolo 31
«Un urlo per gli Articolo 31 live sul palco di Pinewood Festival». Gli organizzatori della kermesse indie-pop di riferimento per il centro Italia, annunciano così la presenza degli Articolo 31 nella line-up della prima delle 3 serate, venerdì 14 luglio.
Dopo la reunion consacrata con la partecipazione al Festival di Sanremo e dopo la data zero del 14 maggio al palazzetto dello sport di Vigevano già annunciata e i 4 sold out al Mediolanum Forum di Milano del 18, 19, 24 e 25 maggio, gli Articolo 31 hanno annunciato altre quattordici date estive. Tra queste anche la tappa aquilana. J-Ax e Dj Jad saranno inoltre a Bellinzona (1 luglio), Legnano (4 luglio), Alba (9 lugloi), Brescia (12 luglio), Bologna (16 luglio), Roma (19 luglio), Servigliano (22 luglio), Catania (28 luglio), Matera (30 luglio), Roccella Ionica (2 agosto), Cattolica (12 agosto), Olbia (15 agosto), Lecce (19 agosto). Opening di tutte le date: Dj Set Wlady. «È dal 2006 che attendevamo questo momento», raccontano gli organizzatori del Pinewood.
«È bastato rivederli a Sanremo per spazzare via i lunghi anni della loro assenza sulla scena musicale italiana. Ora è finalmente tempo di tornare a fare festa, cantando a squarciagola tutti i successi di un duo che ha scritto la storia del rap italiano, da Tranqi Funky a Ohi Maria, passando per Domani smetto e Italiano medio, fino al nuovo singolo Un bel viaggio». Alessandro Aleotti e Luca Perrini al secolo, rispettivamente J-Ax e Dj Jad, si sono conosciuti durante una festa nel 1990 a Milano. Inizialmente, il loro sound era tipico dell’epoca d’oro del rap, con rime freestyle e ritmi e ritornelli campionati, ma da una prospettiva unicamente italiana. Originariamente il nome del gruppo avrebbe dovuto essere Articolo 41 (da un articolo di legge che prevede la possibilità di essere esentati dal servizio militare per sindromi nervose) ma, su suggerimento di un professore universitario, lo cambiano in Articolo 31.
Col tempo, il duo ha ampliato il sound e incorpora elementi di funk, reggae, rock e altri stili. Così è arrivato il pubblico mainstream. Il primo singolo, Nato per rappare, è uscito nel 1992 ed è stato incluso l’anno successivo nell’album di debutto Strade di città. Poi sono arrivati gli altri successi. Nel 2006 il duo si è separato. Solo nel 2018, per festeggiare i 25 anni di carriera sotto il nome di J-Ax, il rapper ha invitato Dj Jad a partecipare alle 10 date evento al Fabrique di Milano e l’anno seguente, i due sono stati protagonisti di un tour sold out nei grandi festival estivi, tornando a emozionare con i successi di sempre. Gli Articolo 31, peraltro, fanno parte di una stretta cerchia di artisti italiani che hanno conquistato il disco di diamante. Qualche settimana fa, alla lista degli ospiti del Pinewood si erano aggiunti anche Guè e Verdena. Due mondi apparentemente distanti: il rap di Guè (anche lui sul palco venerdì 14) contrapposto al post rock dei Verdena (sabato 15).
Due proposte musicali, tuttavia, accomunate dal pionierismo sonoro e dall’esplorazione di orizzonti lontani dalla musica mainstream, che arricchiscono il cast della tre giorni. Noto in precedenza come Guè Pequeno, Guè è di uno dei fondatori dei Club Dogo, gruppo hip hop attivo tra i primi anni Duemila e la metà della decade seguente: Paky, Anna, Sfera Ebbasta, Massimo Pericolo, Marracash, Rkomi e Mahmood ma anche il rapper newyorkese Benny The Butcher. I Verdena sono reduci da un club tour praticamente sold-out durante il quale hanno presentato l’acclamato “Volevo Magia”, vincitore del premio come Miglior disco dell’anno nei referendum di testate specializzate. I primi nomi annunciati al Pinewood erano stati Salmo (ospite sabato 15) e Lazza (domenica 16). Nel corso delle quattro passate edizioni e spin off, il festival ha ospitato più di 100 artisti.
di Fabio Iuliano – fonte: il Centro